La settimana a teatro: 23-29 marzo

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Fabrizio Gifuni, 'L'ingegner Gadda va alla guerra' (ph web)Calma iniziale, ma solo in apparenza, dopo la scorpacciata di spettacoli dei giorni scorsi. La settimana apre con due giorni di quasi respiro per ciò che concerne l’attività ordinaria: lunedì niente e, per il giorno successivo, la consueta segnalazione sulla Pergola, fresca di promozione (sarà vera gloria?… ne riparleremo) a Teatro Nazionale dal nuovo assetto del Fondo Unico per lo Spettacolo. Sulle tavole fiorentine, l’interessantissimo assolo di Fabrizio Gifuni [a destra] con L’ingegner Gadda va alla guerra. Lavoro pluripremiato (incetta di premi Ubu e non solo), ormai  “vecchio” di cinque anni, il che in teatro non è un difetto; lo abbiamo ammirato a Prato due stagioni fa. Grande concezione, ottimo lavoro sul testo e bellissima regia del (purtroppo) compianto Giuseppe Bertolucci. A Firenze, dal 24 al 29 marzo: vorremmo tanto (ri)vederlo, ma non lo assicuriamo.

Che cosa sono le nuvole - festAbbiamo accennato ad attività ordinaria volutamente, dato che qualcosa di straordinario accadrà, a partire da martedì 24 marzo: ci riferiamo al Lucca Teatro Festival, prima edizione di un’iniziativa promossa da La Cattiva Compagnia (formazione attiva dal 1996, con una lunga militanza che parte dall’esperienza amatoriale per aspirare a una dimensione professionistica) e che porterà negli spazi dell’arborato cerchio ben undici allestimenti, di cui quattro anteprime nazionali. Il tema della prima edizione di questo festival realizzato pensando a un pubblico di ragazzi è di matrice pasoliniana: Che cosa sono le nuvole?, dall’omonimo episodio, diretto appunto da Pier Paolo Pasolini, all’interno del film Capriccio all’italiana (1967). Sarà una bella vetrina di spettacoli rivolti, sì, a un pubblico neofita, ma senza escludere sguardi da parte di un pubblico adulto. Seguiremo il tutto da molto vicino: chi scrive condurrà un laboratorio aperto ai ragazzi e lo sguardo di Arlecchino dedicherà uno spazio ai loro scritti. Ne riparliamo a parte.

Valentino Villa, Monica Piseddu, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, 'Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni' (ph da pontederateatro.it)Mercoledì 25 marzo, appuntamento a Pontedera, Teatro Era: dopo il passaggio presso il Teatro Cantiere Florida di giovedì scorso, ecco Daria Deflorian e Antonio Tagliarini con l’interessantissimo Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto in Polonia (il suicidio collettivo di quattro donne non più giovani), per una non banale riflessione a proposito del ricordo, della morte e del rapporto con la memoria. Qualcosa che ci ricorda un altro lavoro (connesso pure a un laboratorio svolto dai due artisti a Porcari, in provincia di Lucca, con SPAM!) della coppia, Reality.

Cantare all'amoreMercoledì 25 Marco Columbro e Gaia de Laurentiis proveranno a far ridere il pubblico del Goldoni di Livorno cimentandosi con una amatissima commedia romantica firmata da Bernard Slade, Alla stessa ora il prossimo anno. Non dovessero riuscirci, avranno a disposizione anche la serata successiva, giovedì 26.
Poco più a sud, sempre sulla costa, presso il Castello Pasquini di Castiglioncello (LI), Nicola Di Chio, Paola Di Mitri, Miriam Fieno daranno vita a Cantare all’amore, [in alto a sinistra] con la collaborazione al testo di Michele Santeramo, invitante idea d’indagine all’interno dei pelaghi del sentimento, non senza un certo piglio ironico; la presenza, tra i soggetti produttivi, di Teatro Minimo ci pare una ragionevole garanzia.
Solo la memoria delle belle risate regalateci da Boris potrebbe strapparci dal divano per accorrere a Cascina, La Città del Teatro a vedere Qualcosa rimane, testo di Donald Margulies, regia di Giorgio Diritti con Monica Guerritore e Carolina Crescentini (sì lei, Corinna, la cagna maledetta!); ma, francamente, la presenza della ex signora Lavia ci pare un’irragionevole garanzia e non in bene.

La dodicesima notte Carlo Cecchi (foto di Alessandro Cecchi)Niente di nuovo sul fronte centrotoscano: giovedì al Metastasio (Prato) giunge La dodicesima notte diretta e interpretata da Carlo Cecchi. Ne abbiamo già parlato in occasione della sosta pistoiese: difficilmente ripeteremo la visione dell’allestimento (in replica sino a domenica), ma non è detta l’ultima parola. A proposito di Pistoia: al Manzoni, da venerdì a domenica, ecco Dipartita finale, ardita prova drammaturgica di Franco Branciaroli, accompagnato in scena da un parterre de roi di validissimi (e un po’ attempati) colleghi, quali Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai e l’appena cinquantenne Massimo Popolizio. Il debutto in Versiliana, la scorsa estate, ci destò più perplessità e fastidio che altro: per questo, imploreremo un qualche arlecchino di andare.

Dario-Argento-1024x1024Sprizza gioia e sangue, la fine di settimana del Teatro Verdi pisano: al debutto col Macbeth verdiano (la seconda versione, quella del 1870) nientepopòdimeno che Dario Argento [a sinistra], sul podio Simon Krečič e la brava Dimitra Theodossiou impegnata nel ruolo della Lady. I melomani accorrano, e con loro s’imbucherà una presenza arlecchinesca (forse alla replica domenicale), che farà il doppio con l’Arlecchino impegnato quale figurante.

Ancora a Pontedera, proposta “giovane”: direttamente dalla palestra di Emma Dante, Manuela Lo Sicco, assieme a Veronica Lucchesi, dà vita a Tandem, testo di Elena Stancanelli. Due attrici a pedalare, per un dialogo… affannato e con qualche sorpresa. Visto debuttare a Lari un anno e mezzo fa, non ci impressionò troppo, ma a teatro capita spesso di doversi ricredere: chissà se, tra venerdì e sabato, un qualche arlecchino non sbirci tra il pubblico.
Andrea Kaemmerle, 'Insalata con dita' 2Il venerdì (e il week-end) pisano si arricchisce di un’ulteriore occasione: al Teatro delle Sfide di Bientina, debutta in prima nazionale Naturalmente zoppica un po’, nuova fatica di Andrea Kaemmerle [a destra]: lo stralunato clown toscano si cimenta con la scrittura di Bernard Malamud in un progetto curato con Alessandro Schwed e Riccardo Goretti; la cosa ci incuriosisce e, possibilmente, andremo a darvi un’occhiata.

Insabbiati, foto Sara FasulloLì vicino, sabato pomeriggio, un appuntamento peculiare: a Vicopisano, presso la Torre dell’Orologio, il via per uno spettacolo itinerante dal titolo Insabbiati, autrice e interprete Valentina Bischi; le autentiche memorie di guerra del nonno dell’artista sono lo spunto per una narrazione che supera i confini famigliari per sfiorare la dimensione della storia. Speriamo di vederlo, in prima persona o indirettamente, Lucca Teatro Festival permettendo.
Sabato sera, al Teatro Comunale di Lari (PI), invece, è di scena Michele Santeramo con La prossima stagione, già recensito al suo passaggio pontederese; allestimento che, comunque, consigliamo.
Una delegazione arlecchina, inoltre, non potrà certo mancare al Puccini di Firenze, dove ritornano Antonio Rezza e Flavia Mastrella presentando il loro Fotofinish, titolo del 2003, importante tassello d’una esalogia irrinunciabile per il teatro italiano. Lo vedemmo una decina d’anni fa, all’Out Off di Milano e fu amore a prima vista per il lavoro dei due: consigliato a tutti, ma sappiamo che, giustamente, del nostro avviso non c’è neppure bisogno.

Arca Azzurra, 'Pinocchio' (www.arcazzurra.it)Una sola novità, domenica, rispetto ai giorni precedenti: a Castiglioncello (LI), presso il Castello Pasquini, in scena Arca Azzurra, una delle compagnie più apprezzate da chi scrive. Sul palcoscenico di Armunia, un raro esempio di Pinocchio; interessante rilettura di Ugo Chiti, per una bella prova dei bravi attori del gruppo; una bella opportunità per chiudere in bellezza un’altra settimana teatrale.

Igor Vazzaz
Toscofriulano, rockstar egonauta e maestro di vita, si occupa di teatro, sport, musica, enogastronomia. Scrive, suona, insegna, disimpara e, talvolta, pubblica libri o dischi. Il suo cane è pazzo.

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