Nell’atelier di Rocamora Teatre

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L’animazione di pupazzi e burattini è uno dei più antichi generi teatrali.
Il fascino generato da una buona animazione attiva una delle rappresentazioni più “reali” che la scena possa ospitare:
le marionette non recitano altro che sé stesse, sono esattamente il personaggio che rappresentano, non imitano né pretendono di ingannare nessuno.

Questa è la poetica sostenuta dai Rocamora Teatre, una delle più importanti e affermate compagnie europee di marionette. Il catalano Carles Cañellas, marionettista sin dal 1976, fondò la compagnia durante un soggiorno in Italia, nel 1982. Dopo avere realizzato 15 spettacoli, spaziando tra i diversi generi del teatro di marionette, al momento è alle prese con una nuova creazione, molto sperimentale: in scena una sola marionetta “neutra”  che acquista caratteri e movenze in base alla maschere che indossa. Musica elettronica e video fondali creano l’ambiente per una serie di coreografie animate a vista e suggerite dalla coreografa Susanna Rodriguez.
Identitats è il titolo di questo nuovo lavoro. Il nostro Arlecchino-Guru ha avuto la fortuna di lavorare con loro e di frequentare il laboratorio dove Carles Cañellas costruisce le sue “creature”. Ecco quindi questo piccolo reportage fotografico dal “laboratorio Rocamora” a Calders, nelle campagne a un’ora da Barcellona.

Per maggiori informazioni: www.rocamorateatre.com

Giacomo Verdehttp://www.verdegiac.org
Autista, facchino e trovaroba, sopravvive occupandosi di teatro, video e arti visive dal secolo scorso. Riflettere sperimentando ludicamente sulle mutazioni tecno-antropo-logiche in atto e creare connessioni tra i diversi generi artistici è la sua costante.

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