Era assolutamente un caso, la calma apparente dei sette giorni appena trascorsi: eccoci alle prese con una settimana ricchissima di eventi (e non ci riferiamo alle elezioni), tra cui alcune significative novità. Non daremo, in queste righe, conto di tutto (la lirica, per esempio, ma non solo): vi rimandiamo al più completo Calendazzo, così vi abituate a utilizzarlo. Siamo anche didattici.

Lucca e provincia – Novelle, crimini e storie urbane

Nella sera di martedì, il Teatro dell’Olivo di Camaiore abbraccia un attore eclettico e amatissimo quale Tullio Solenghi: chissà se il suo peculiarissimo Decameron trarrà qualche spunto dalla leggendaria rilettura (televisiva) che il Trio offrì con promessi sposi. Molti anni sono passati, 28 per la precisione, ma quel piccolo capolavoro di scazzoneria e comicità geniale è rimasto inscritto nella memoria di più generazioni. Progetto e regia sono di Sergio Maifredi e, leggendo la locandina, è probabile che il lavoro sia un pochetto più filologico, ma non meno divertente. Magari un arlecchino andrà a sguardazzare.

Doppio appuntamento, a cavallo del Cipollaio (il valico che separa Alta Versilia da Garfagnana) la sera di giovedì: a Castelnuovo (Teatro Alfieri), saranno di scena addirittura Michele Placido e Anna Bonaiuto impegnati con Piccoli crimini coniugali, testo a due di Eric-Emmanuel Schmitt; mentre a Seravezza (Scuderie Granducali), torna in scena il livornese Fabrizio Brandi con il non meno labronico Blocco 3 di Francesco Niccolini. Lo vedemmo circa due anni or sono, ne è stato scritto e, tuttora, lo consigliamo vivamente.

La settimana lucchese si chiude nel capoluogo, al Giglio, dove arriva Il sindaco del Rione Sanità nella rilettura di Mario Martone. Sarà molto interessante rivedere uno dei testi più attuali di Eduardo, la storia di quel boss di quartiere che sogna un «mondo meno rotondo, ma un po’ più quadrato». Don Barracano non è soltanto il capo di una cosca: è un visionario, alla ricerca disperata di un ordine, in un mondo che ha perso ogni riferimento. Produzione che coinvolge la storica Compagnia di Luca De Filippo, con Nest Napoli Est, Teatro Teatro Stabile di Torino–Teatro Nazionale. Sicuramente da vedere.

A Lucca, nel frattempo e con formula sempre rinnovata e ricalibrata, vuoi per una maggiore definizione del progetto, vuoi per far fronte a finanziamenti che (ma guarda un po’) non aumentano mai, ha debuttato il Lucca Teatro Festival – Che cosa sono le nuvole?, giunto alla quarta edizione. Gli spettacoli serali sono ridotti a uno (ecco il calendario), ma, da fedeli arlecchini, anche quest’anno dedicheremo occhi ed energie a un’iniziativa meritevolissima (chi ha orecchie per intendere, intenda). Ne riparleremo.

Pisa e provincia – Lettere, canzoni e (anche qui) risate

Articolata anche la settimana pisana, con più spazi impegnati più volte: è il caso di Pontedera (Teatro Era) che, martedì, ospiterà il nuovo lavoro con Maria Amelia MontiMiss Marple: giochi di prestigio, debuttato nei giorni scorsi ad Arezzo. Tutto parte, come prevedibile, da Agatha Christie, posto che l’adattamento teatrale è di Edoardo Erba e la regia di Pierpaolo Sepe. Bel cast corale (Roberto Citran, Sabrina Scuccimarra, Sebastiano Bottari, Marco Celli, Giulia De Luca, Stefano Guerrieri, Laura Serena) per un lavoro che, ricordando la bella prova di Nudi e crudi, potrebbe riservare felici sorprese.

Piccolo sconfinamento anticipato per la segnalazione di uno spettacolo a suo modo imperdibile, martedì sera, all’Aurora di Scandicci e in replica la sera successiva a Santa Croce sull’Arno (Teatro Verdi): in scena il nuovo lavoro di Alessandro Bergonzoni (scritto a quattro mani con la consueta collaborazione di Riccardo Rodolfi), dal titolo Sii. Non si escludono sorprese, conoscendo l’artista, che se, da un lato, ha avuto il merito di elaborare uno stile ben definito, proprio e riconoscibile, dall’altro, è parso, negli anni, sviluppare temi e poetiche in modo mai banale. Potremmo raccontarvene volentieri. 

Qualche giorno più tardi, sabato domenica, sempre all’Era approderà un allestimento di tutt’altro tenore, ma non di minor interesse: I bei giorni di Aranjuez, di Peter Handke, con l’amica Giovanna Daddi e l’amico Dario Marconcini (pure nelle vesti di regista), sarà tutto da vedere. E da scoprire, per chi volesse presenziare, dopo lo spettacolo domenicale, alla chiacchierata pubblica tra il sottoscritto e i due artisti. Una bella cosa.
A proposito di Marconcini: il “suo” Teatro Francesco di Bartolo, a Buti, nella sera di mercoledì ospiterà la compagnia Teatro delle Ariette con Teatro Naturale? Io, il couscous e Albert Camus, altro appuntamento gustosissimo di una settimana intensa. 

Passiamo a Guascone Teatro, che, giovedì sera, al Teatro delle Sfide (Bientina) saluta l’amico Ciro Masella con Il generale: il testo, bello assai, è di Emanuele Aldrovandi, e in scena ci saranno pure Ludovico Fededegni e Stefania Medri. Assistemmo a un’anteprima del lavoro un anno e mezzo fa a Lari e, passato l’attimo, non ne potemmo più scrivere: vorremmo cogliere l’occasione per rimediare. Nella stessa sera, a Pisa (Teatro Sant’Andrea), il “consueto” (una volta all’anno) Progetto Anticorpi – Serata eXpLo di danza contemporanea. Per l’occasione, si esibiranno Andrea Costanzo Martini (What Happened In Torino), Compagnie MF (Beviamoci su_No Game) e, infine, Mattia Russo con Antonio de Rosa (Yellowplace). Interessante, magari un arlecchino pisano ci sarà.
Interessante la proposta per sabato domenica, tra Sfide (Bientina, appunto) e Teatro Verdi (Casciana Terme): omaggio a uno dei comici più geniali della nostra storia recente, ossia Walter Chiari, con il “tributo” dal titolo Caro Walter. Per un attimo, dato il periodo, abbiamo temuto che il riferimento fosse a Veltroni.

Segnaliamo, infine, che venerdì sera, in quel di Corazzano, al Teatrino dei Fondi-Quaranthana, torneranno in scena Andrea GambuzzaIlaria Di Luca (la compagnia, labronica, è Orto degli Ananassi) con Testa di rame, piccolo gioiello di drammaturgia storica e urbana: lo abbiamo visto cinque anni fa e recensito in era prearlecchina, ma ci piacerebbe tanto rivederlo. A questo giro non potremo: lo consigliamo a voi.

Oltreconfine – Firenze, Prato, Pistoia 

Tra Firenze Prato due teniture settimanali (da martedìdomenica). Rispettivamente: alla Pergola, ecco l’interessantissimo (per spunto, idea e firma registica) La classe operaia va in paradiso, adattamento per la scena di uno dei capolavori di Elio PetriGianmaria Volontè, nella fattispecie firmato dall’ottimo Claudio Longhi. Da vedere assolutamente; al Fabbrichino, invece, riecco I Sacchi di Sabbia con un sicuramente ingegnosissimo riadattamento per I 2 moschettieri, ovvero i 4 moschettieri in America, di cui abbiamo dato conto tempo addietro in occasione delle repliche al già citato Lucca Teatro Festival.

Dopo il debutto bolognese, ecco approdare “in casa”, a Firenze, la nuova produzione di Virgilio SieniPetruška, in scena a Cango dal 27 febbraio all’11 marzo. La performance, su musiche di Igor Stravinskij, è anticipata da un brano composto da Giacinto Scelsi nel 1963, Chukrum. Si prevede un lavoro incentrato sul gesto, in un rito liminare tra marionetta e essere umano. Un arlecchino sicuramente presenzierà.

Per il fine di settimana, anche Pistoia (Teatro Manzoni) mette sul tavolo un asso di briscola, con il ritorno di Arturo Cirillo, interprete e regista di Lunga giornata verso la notte, testo di Eugene O’ Neill e nuovo incontro con la drammaturgia statunitense (leggete qui e qui) per il bravissimo teatrante campano, che afferma: «qui è il teatro nel suo chiaro essere ad apparirmi alla mente. (…) Il testo di O’ Neill mi si è rivelato come un’enorme celebrazione dell’immaginazione, dove i personaggi hanno continuamente un doppio binario di menzogna e verità, ma per citare il titolo di un libro di Elsa Morante, a vincere è il sortilegio: della droga, dell’alcol, ma soprattutto del teatro».

E se questo non vi basta, ricordate: c’è il Calendazzo, con lirica e molto, molto di più.
Passate una bella settimana e fate ammodo.