ARCHIVIO SPETTACOLI

    Destinatario sconosciuto, Yakkey-Tedesco (2017)

    Titolo: Destinatario sconosciuto

     
    di Katherine Kressmann-Taylor
    traduzione Ada Arduini
    con Nicola Bortolotti e Rosario Tedesco
    e con Coro Giovanile Scuola Musica Fiesole
    diretto da Joan Yakkey
    adattamento e regia Rosario Tedesco
    produzione Bortolotti e Tedesco

    “Dopo 10 anni di repliche de Il vicario, di Rolf Hochhuth, ho sentito il bisogno di ritornare su quel periodo storico, sui fatti che hanno travagliato la Germania e l’Europa durante il periodo del nazismo. La mia attenzione si è rivolta a una fase precedente il conflitto, il 1933, il momento dell’ascesa al potere di Hitler, il momento in cui le ombre si stendevano su un’intera nazione, ancora ignara delle conseguenze di quello che è stato definito un delirio, e in modo non meno ipocrita come un’infatuazione.
    Ho scelto questo romanzo breve di K. Kressmann-Taylor, Destinatario sconosciuto, forse per il suo carattere privato, dapprima intimo e poi morboso. La grande amicizia che lega i due protagonisti e il suo progressivo disfarsi, come sintomo di una trasformazione – discesa agli inferi – dell’idea stessa di umanità, valori, cultura.
    Ed è sorprendente come un testo breve riesca così bene a illuminare e dissolvere gli enigmi della Storia.
    Fin dall’inizio ho voluto che la ‘partita a scacchi’ che si gioca tra i due protagonisti avesse un contrappunto musicale – non un accompagnamento, ma una struttura che si intrecci al testo stesso.

    Le musiche selezionate sono di W.A. Mozart, Paul Hindemith e Ilse Weber.
    Un percorso nella Storia tedesca che racconta meglio di mille parole ciò che resta ‘indicibile’.
    Il primo brano, di Mozart, Bona nox, descrive con tutta la sua leggerezza e scanzonata goliardia, la Germania prima del nazismo; il secondo brano, di Hindemith, La Biche (su testo di Rilke), è un esempio di quella Entartete Musik (Musica degenerata) che apre uno squarcio su la censura e sul vero volto del regime; il terzo e ultimo brano è di Ilse Weber, Wiegala, una ninna nanna che ci conduce direttamente alle soglie delle camere a gas.”

    Rosario Tedesco

    SGUARDAZZI/RECENSIONI