ARCHIVIO SPETTACOLI

    Edipo Re / La voix humaine, Leoncavallo-Poulenc, Agiman-Dante (2019)

    Titolo: Edipo Re / La voix humaine

    EDIPO RE
    opera in un atto
    di
    Giovacchino Forzano
    da Sofocle
    musica Ruggero Leoncavallo
    (in forma di concerto)

    Edipo Giuseppe Altomare
    Giocasta Paoletta Marrocu
    Creonte Max Jota
    Tiresia Francesco Facini
    Un Corintio Tommaso Barea
    Un pastore Antonio Pannunzio

    LA VOIX HUMAINE
    tragédie lyrique in atto unico
    libretto Jean Cocteau
    musica Francis Poulenc

    con Anna Caterina Antonacci

    direttore Daniel Agiman

    regia Emma Dante
    scene Carmine Maringola
    costumi Vanessa Sannino

    Orchestra Arché

    Coro Ars Lyrica
    Maestro del Coro Marco Bargagna

    allestimento del Teatro Comunale di Bologna

    Nella prima parte si rende omaggio al centenario della morte di Ruggero Leoncavallo (1857 – 1919) proponendone la sua ultima opera, ed insieme ricordiamo Titta Ruffo. L’Edipo Re di Ruggero Leoncavallo fu infatti il tipico esempio di opera scritta a misura di interprete, in questo caso per uno straordinario cantante-attore com’era appunto Titta Ruffo: a lui furono riservate le pagine più significative, come il toccante monologo conclusivo. Composta su libretto di Forzano, che si attenne scrupolosamente alla vicenda narrata da Sofocle, Edipo re, rimasta incompiuta per la morte del suo Autore, e completata da Giovanni Pennacchi , andò in scena postuma a Chicago, il 13 dicembre 1920, protagonista Titta Ruffo. Per i critici americani, quest’opera fu «un’impressionante riproduzione del vecchio spirito nei termini della musica moderna». Leoncavallo aveva centrato solo in parte l’obiettivo che lo aveva mosso a comporre questo suo ultimo lavoro, quello di mostrare di poter andare oltre l’ispirazione verista e di dar vita a un nuovo linguaggio musicale. Da notare che la prima esecuzione europea in forma scenica si tenne soltanto nel settembre 1958, all’Accademia Chigiana di Siena.
    Di tutt’altra natura La voix humaine. Nata nel 1930 come piéce teatrale frutto dello straordinario genio di Jean Cocteau, fu messa in musica nel 1957 da Francis Poulenc e debuttò il 6 febbraio 1959 all’Opéra-Comique di Parigi. Cocteau ne rimase colpito e gratificò il compositore sottolineando come quegli avesse fissato una volta per tutte il modo di rendere i suoi testi. Monologo che tiene avvinto lo spettatore dall’inizio alla fine, La voix humaine ha in scena un’unica protagonista, una donna e il suo dialogo telefonico con l’amante che l’ha lasciata, in un flusso continuo di stati d’animo. Un atto unico per grandi cantanti-attrici. Non a caso il ruolo è stato appannaggio di grandi dive della lirica, da Magda Olivero a Jessie Norman, da Renata Scotto a Gwineth Jones; anche nella cinematografia l’interpretazione della sofferenza dell’abbandono ha visto brillare  stelle come Ingrid Bergman, Sophia Loren e soprattutto Anna Magnani.

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