ARCHIVIO SPETTACOLI
Fragile Show, Biancofango (2010)
Titolo: Fragile show
con debiti e gratitudine a Il soccombente di T. Bernhard
drammaturgia e regia Francesca Macrì e Andrea Trapani
con Andrea Trapani
costumi di scena Isabella Faggiano
disegno luci Mirco Maria Coletti
Con FRAGILE SHOW si conclude la nostra personale ricerca drammaturgica e scenica sul tema dell’inettitudine. Una trilogia che si è delineata sempre più non come un percorso alla ricerca di domande e di conclusioni, ma come il tentativo di scovare, imparare e sostenere il ritmo di un respiro, il respiro di chi si sente sempre al di qua, di chi non riesce a trovare la propria strada eppure la desidera disperatamente. FRAGILE SHOW nasce da quest’esigenza e dalla lettura appassionata, costante e carnivora di Thomas Bernhard.
Un’operazione che per noi ha significato la rielaborazione di una commozione e la creazione di un percorso, drammaturgico e scenico, che se da un lato sente, intimamente, il debito e la gratitudine a Bernhard, dall’altro ha avvertito, sin da subito, l’urgenza di allontanarsene e di camminare con le proprie gambe.
Non più Austria, non più Vienna, dunque. L’aria gelida, quasi congelata, delle pagine di Bernhard ci ha ricondotto ancora una volta a Firenze. Firenze bella di una bellezza rara, ma refrattaria al gioco e schiava della competizione per natura. Firenze che ama farsi guardare, ma mai che ri-guardi, se potesse colpirebbe alle spalle tutti quelli che vorrebbero possederla. Firenze che troppe volte ha lasciato a bocca aperta, con una bestemmia in gola, ad annusare eleganza e poesia. A Firenze, non esiste una sola parola che sia detta a caso: tutto ha un significato. Là dove gli sguardi sono schiaffi, le parole non sono da meno. Ci si fa a botte.