ARCHIVIO SPETTACOLI
Tutto esaurito, S. Messina (2019)
Titolo: Tutto esaurito
con Max Paiella e Caterina Brigliadori
regia Stefano Messina
scritto da Max Paiella
regia video Claudio Piccolotto
scenografie Carlo Ficini
musiche Attilio Di Giovanni, Max Paiella
L’Esaurimento delle risorse naturali è alle porte, stiamo perdendo specie di animali, piante e sindaci, si esaurisce la pazienza, la lingua italiana e spesso anche il dialetto, si dissolvono tradizioni, idee ed emozioni.
Il clima si sta deteriorando, ma anche la nostra realtà quotidiana sempre più spesso fatta di frasi, idee, e concetti parzialmente scremati … ci rendono sempre più parzialmente stremati.
Coraggio! Finiscono storie d’amore, ma anche litigi, leaders politici ma anche crisi economiche, scompaiono talvolta i capelli ma anche i raffreddori allergici.
Una divertente riflessione che analizza l’esaurimento in tutte le sue forme, con un ma finale, MA la fine segna sempre un nuovo inizio!?
… Ho finito le parole per la presentazione, non rimane che fare lo spettacolo, affrettatevi perché già da adesso è TUTTO ESAURITO!
Max Paiella
Max Paiella, comico, cantante, imitatore, musicista, mattatore nella celebre e irriverente trasmissione radiofonica Il ruggito del Coniglio, in onda su Radio 2.
Definire l’artista solo un comico sarebbe limitativo, e Tutto esaurito crea il giusto pretesto per liberare tutta la sua forza creativa e il suo eclettismo.
Uno spettacolo che fa dell’attualità il pretesto prefetto per dare modo al suo autore di concedere spazio alla sua versatilità.
Tutto esaurito mette in scena una profonda riflessione su tematiche cocenti e attualissime: il mondo come lo conosciamo ora è destinato a scomparire. L’esaurimento è prossimo, ma non solo quello delle risorse naturali, a correre il rischio dell’estinzione sono i sentimenti, le idee, le emozioni e tutto quello che per natura definisce l’essere umano. A mettere lo spettatore in guardia è lo stesso Max Paiella, uomo venuto da un futuro, quello del 2068, non troppo lontano. Che cosa accadrà fra cinquant’anni?
Una riflessione sulle nostre abitudini, su tutto quello che dovrebbe essere cambiato, ma anche su quel bello che nonostante tutto continua a sopravvivere.
Uno spettacolo brillante, diretto da Stefano Messina, giocato su comicità e ironia, che porta all’inevitabile conclusione che forse ad essere esaurito è lo stesso individuo, quotidianamente assillato dalle proprie goffe battaglie personali.