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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    Marco Polo, M. Scaparro (2019)

    Titolo: Marco Polo

    con Pino Micol
    adattamento teatrale Maurizio Scaparro e Felice Panico
    musiche originali Mauro Pagani
    scene e costumi Lorenzo Cutùli
    luci Maurizio Fabretti
    video Marco Schiavoni
    regista assistente Felice Panico
    regia Maurizio Scaparro
    produzione Fondazione Teatro della Toscana, ErreTiTeatro30

    Maurizio Scaparro dirige Pino Micol in Marco Polo – La straordinaria avventura del Milione. Cronaca, tra fantasia e realtà, del grande viaggio compiuto da Polo dalla leggendaria Via della Seta – migliaia di chilometri tra l’impero romano e quello cinese attraverso l’Armenia, la Persia, l’Afghanistan, la valle del Palmir, il deserto dei Gobi – fino alle grandiose città nella Cina di Kublai Khan, nipote di Gengis Khan, nel XIII secolo.

    Quasi a sottolineare il legame che negli anni mi ha unito e mi unisce a Venezia e al suo Mediterraneo, mi è venuto spontaneo dedicare questo mio nuovo progetto, voluto dalla Fondazione Teatro della Toscana, alla figura, ormai quasi mitica, di Marco Polo, alla incredibile scoperta di un mondo nuovo straordinariamente avvenuta grazie all’avventuroso viaggio di un giovane veneziano mercante di seta e al suo sorprendente incontro con l’imperatore mongolo Kubilai Kahn («Egli sia il benvenuto e molto mi piace»).
    Ho voluto raccontare questa visione, destinata a mutare la storia dei nostri secoli, attraverso quell’incredibile diario di viaggio che è Il Milione. In questo mio nuovo spettacolo ne ho rigorosamente rispettato l’autenticità, ma anche e soprattutto la volontà di Marco Polo veneziano, tornato nella sua città (ove morirà), di raccontare agli amici, grazie al Milione,le vicende che lo hanno visto straordinario protagonista, attraverso un percorso a ‘tappe’ che lo ha portato da Venezia a Costantinopoli a Gerusalemme e da lì il grande salto nelle terre sconosciute dell’immenso Impero Mongolo, fino alla meta di Cambaluc (Pechino) e all’incontro, oserei dire mistico, col Gran Kahn. In mezzo la scoperta, per noi Europei, di legami imprevisti, di inaspettate emozioni e di infinite meraviglie.

    Maurizio Scaparro

    SGUARDAZZI/RECENSIONI