ARCHIVIO SPETTACOLI

    Mi amavi ancora…, Artissunch – Bassi (2018)

    Titolo: Mi amavi ancora...

    di Florian Zeller
    traduzione Giulia Serafini
    regia Stefano Artissunch
    con Ettore Bassi, Simona Cavallari
    e con Giancarlo Ratti, Malvina Ruggiano
    scene Matteo Soltanto
    costumi Marco Nateri
    disegno luci Giorgio Morgese
    musiche Dardust
    produzione a.ArtistiAssociati/Synergie Arte Teatro
    Premio Accademia Francese per la Nuova Drammaturgia e Premio Molière

    “Non mi capita spesso di leggere un testo teatrale ed arrivare a commuovermi, dicendo questo non voglio tradire la sua introspezione immaginandola solo come materia emotiva ma credo proprio che la fortuna di questo giovane autore vincitore di numerosi premi in Francia ed in tutti i palcoscenici del mondo sia una raffinata ed eccellente scrittura ricca di colpi di scena e densa di umorismo, dove il passato ed il presente giocano a nascondino come la verità e la menzogna. Zeller ci pone di fronte a poche certezze e ci solleva sempre molti dubbi come scrive nelle sue note: “possiamo davvero conoscere l’altro, o la sua faccia rimane ancora, pur essendo familiare, una maschera, una chimera, una Pirandelliana ricostruzione?”  – Stefano Artissunch

    Lo scrittore e drammaturgo Pierre è morto in un incidente d’auto.
    Nel tentativo di mettere ordine ai documenti, Anne, la sua vedova, scopre gli appunti presi per la stesura di una futura commedia, che trattava di un uomo sposato, scrittore, appassionato ed innamorato di una giovane attrice. Fiction o autobiografia? Il dubbio si agita ed inizia un’indagine febbrile.
    Anne si persuade che il testo narri l’infedeltà di Pierre e va alla ricerca della donna, sua antagonista, senza riuscire a rivelare la verità o l’illusione della stessa: è il dolore che la fuorvia?
    Oppure finalmente ha aperto gli occhi?
    Per rispondere a questa domanda, si appella ai suoi ricordi ed anche a Daniel, migliore amico di Pierre, un personaggio brillante e forse  segretamente innamorato di lei, che con molta dolcezza cerca di rassicurarla, ma ci riesce solo a metà. Anne persevera nella sua ricerca e decide di contattare l’attrice Laura Dame che è menzionata nelle note della commedia del marito. Sospetta che sia lei l’amante. Scruta il passato, domanda a chi la circonda, cammina in un pericoloso labirinto. Quanto deve essere cercata la verità? Flashback in situazioni inaspettate, lo spettatore si immedesima in questi personaggi in una ricerca fatta di dubbi e apprensioni, in cui si mescolano realtà, immaginazione, paura, risate e fantasia.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI