ARCHIVIO SPETTACOLI

    Un tram che si chiama desiderio – Pizzi (2019)

    Titolo: Un tram che si chiama desiderio

    di Tennessee Williams

    traduzione Masolino d’Amico

    regia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi

    con Mariangela D’Abbraccio, Daniele Pecci

    e con Angela Ciaburri, Stefano Scandaletti, Gabriele Anagni, Erika Puddu, Massimo Odierna

    produzione Gitiesse Artisti Riuniti in coproduzione con La Pirandelliana e in collaborazione con AMAT

    La leggenda vuole che fosse proprio su un tram, su cui girovagava da studente, che il giovanissimo Tennessee Williams si facesse l’idea di un dramma che svelava il lato oscuro del sogno americano.

    Questa storia divenne il capolavoro di Williams, un testo amato, odiato, comunque conosciuto in tutto il mondo, una pietra miliare del teatro e del cinema che ancora oggi si continua a leggere e a vedere rappresentato con interesse ed emozione: una storia in tre atti che alzava il velo sulla macchina oppressiva della famiglia, dell’anima ipocrita dei pregiudizi, la feroce stupidità delle paure morali.

    Il dramma, Premio Pulitzer nel 1947, mette per la prima volta l’America allo specchio su cose come omosessualità, sesso, disagio mentale, famiglia come luogo non proprio raccomandabile, maschilismo, femminilità maltrattata, ipocrisia sociale. Col tempo è diventato veicolo di altre ragioni, sociologiche, ideologiche.

    Il testo è ambientato nella New Orleans degli anni ’40 e narra la storia di Blanche che dopo che la casa di famiglia è stata pignorata si trasferisce dalla sorella Stella, sposata con Stanley, un uomo rozzo e volgare di origine polacca. Blanche è alcolizzata, vedova di un marito omosessuale e cercherà, fallendo, di ricostruire un rapporto salvifico con Mitch, amico di Stanley. Ma il violento conflitto che si innesca fra lei e Stanley, la porterà alla pazzia, già latente in lei.

    La regia dello spettacolo è affidata ad un grande maestro di fama internazionale: Pier Luigi Pizzi, fondatore con Giorgio De Lullo, Romolo Valli e Rossella Falk della “Compagnia dei giovani”. Regista, scenografo costumista ha dedicato le sue immense doti di creatività e sensibilità al servizio di spettacoli teatrali sia di prosa che di lirica, con lavori che hanno segnato il percorso e l’evoluzione della storia del Teatro. Ogni suo spettacolo porta il segno dell’eccezionalità.

    Il ruolo di Blanche Du Bois è affidato a Mariangela D’Abbraccio, grande interprete del nostro teatro, reduce dai successi di Filumena Marturano per la regia di Liliana Cavani. Nel ruolo di Stanley Kowalski, che fu di Marlon Brando, Daniele Pecci.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI