ARCHIVIO SPETTACOLI

    Bulle e impossibili, D. Diamanti, L. Pardi

    Titolo: Bulle e impossibili

    Di Donatella Diamanti
    Regia Letizia Pardi
    con KATIA BENI, SONIA GRASSI, ERINA MARIA LO PRESTI (in arte LE GALLINE)
    Scene Lucio Diana
    produzione Fondazione Sipario Toscana

    Le donne, si sa, non hanno mezze misure e quando decidono che è giunta l’ora di cambiare vita, la cambiano. Costi quel che costi.
    Certo Eva, Betty e Linda hanno scelto un modo poco ortodosso per farlo, ma Eva, Betty e Linda non sono soggetti che si incontrano a ogni angolo di strada e in fondo è meglio così. Soprattutto adesso che si sono comprate tre pistole.
    Legittima difesa? No, rapina.
    Del resto quando i cinquanta bussano alla porta non si può certo non aprire, ma con i cinquanta da quella stessa porta entrano in pompa magna anche tutte le conseguenze che la mezza età si tira dietro. Magari fosse solo una questione di rughe. In gioco c’è molto di più, c’è la sopravvivenza, perché a cinquant’anni , guardiamo in faccia la realtà, ma chi te lo dà un lavoro?
    Tanto vale entrare in banca, puntare una pistola, anzi tre, contro il cassiere e prendersi, in un colpo solo, quanto non si riuscirebbe a metter da parte neppure in tre vite intere.
    La rapina però fallisce miseramente, costringendo Eva, Betty e Linda a fuggire a gambe levate con la polizia alle calcagna.
    E tutto sembra perduto per sempre.
    Ma ecco che un evento inatteso ribalta di colpo l’andamento delle cose.
    Alla faccia di chi dice che le donne sono troppo competitive per aiutarsi tra di loro, un quarta donna, una donna con la D maiuscola, piomba all’improvviso nella vita delle neo-criminali e offre loro un’inattesa occasione di riscatto, una di quelle occasioni che difficilmente capitano nella vita… a meno di non essere protagoniste di un miracolo.
    A quasi vent’anni dal debutto, Fondazione Sipario Toscana onlus, ripropone in versione restyling, una delle sue più esilaranti produzioni.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI