ARCHIVIO SPETTACOLI

    2. (due), Fibre parallele (2015)

    Titolo: 2. (due)

    uno spettacolo di Licia Lanera e Riccardo Spagnulo
    con Licia Lanera
    luci e suono Riccardo Spagnulo
    Progetto finalista di EXTRA-segnali dalla nuova scena contemporanea
    Vincitore del Primo premio Fringe/L’Altrofestival – 18° Festival Internazionale del Teatro di Lugano

    In una piccola stanza bianca c’è una donna dalle profonde occhiaie e dai capelli rossi.
    E’ vestita di bianco e cammina su dei tacchi alti.
    A metà tra un’infermiera e il vestito della prima comunione.
    Confinata tra quattro pareti, in uno spazio immaginario, della mente, c’è quello che rimane della vita di una donna, la cui storia d’amore è finita con un addio.
    Lui l’ha lasciata per un altro uomo, lei lo ammazza.
    E’ un ritorno al massacro, in cui la narrazione si fonde con l’azione scenica e il bianco della purezza e dell’infermità si confonde con il nero della cronaca.
    Il rosso sta per il sangue.
    Il vero racconto riguarda un momento, quello del forchettone che la donna pianta nel collo dell’amato, senza pietà alcuna: inizia così la lotta esasperata tra la vita e la morte, che si conclude con l’annientamento finale. Lei non risparmia un dettaglio dell’assassinio; con brutale lucidità ricostruisce le sensazioni, le immagini, i respiri agonizzanti della vittima, le sue ultime forze, gli occhi vitrei.
    La recitazione è abolita: il testo, scomposto e sincopato, viene trasmesso dall’attrice attraverso una robotica sonnolenza, algida e asettica.
    L’uso del microfono rende ancora più dichiarato questo straniamento.

     

    SGUARDAZZI/RECENSIONI