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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    4 steps 4 angel, C. Zerbey (2016)

    Titolo: 4 steps 4 angel

    coreografia: Charlotte Zerbey
    danza: Elisa Capecchi, Olimpia Fortuni, Isabella Giustina
    musica: Spartaco Cortesi e Charlotte Zerbey
    video installazione: Federico Bucalossi
    luci: Vincenzo Alterini
    costumi: Laura Dondoli
    foto: Enrico Gallina
    coproduzione: COMPANY BLU / ALDES
    progetto realizzato con il sostegno del MiBACT e della Regione Toscana

    Performance percettiva
    rielaborazione dalla nuova creazione Angel

    Angel affronta un tema etico e culturale, attuale oggetto di grande dibattito: il genere. Un terreno di scontro tra primordiali diritti, insinuanti pregiudizi e ipocrisie, come già avveniva in epoca elisabettiana, quando giovani attori interpretavano personaggi femminili.
    È costruito sul dialogo tra il poeta (William Shakespeare), il suo amore – in versi – per il bel giovane (il Fair Youth) e il giovane stesso. Un dialogo vissuto nella danza di un trio al femminile che rimanda all’affascinante archetipo dell’androgino.
    Fair Youth è il principale personaggio della raccolta di sonetti di Shakespeare ed è s/oggetto di un amore ispirato e profondo che irrompe nella sua qualità indecifrabile.
    La sua essenza è piacevole e sfuggente, come lo è la Grazia. Una qualità sensuale, piena e luminosa, che a volte volge in ombre inquiete.
    Il lavoro coreografico sviluppa la trasformazione come gioco. Un gioco libero come il movimento tra le identità, le parti, i valori e i generi.
    La voce fuori campo che declama il proprio amore è in inglese, per mantenere la purezza estetica del significato originario, ma viene fornita una traduzione in italiano per chi voglia dare un senso compiuto alla musicalità vocale.
    Le musiche sono originali, realizzate appositamente per la produzione Angel. Le canzoni e le sonorità, che danno corpo ai Sonetti di Shakespeare toccano differenti scansioni ritmico/vocali, dalla Beat alle melodie pop, al Rap. Il soundscape è parte integrante della scena; svela e cambia l’azione seguendo una modalità poetico/narrativa assimilabile a quella di uno storyteller che scandisce e misura la rappresentazione ma anche la sconvolge, caricandola di mistero.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI