ARCHIVIO SPETTACOLI

    Ada. La Solitaria, E.Bossi (2018)

    Titolo: Ada. La Solitaria

    liberamente tratto da Le Solitarie, raccolta di racconti di Ada Negri, 1917

    con Elsa Bossi
    al pianoforte Alberto Braida

    «Non venisti, non vieni, non t’attendo più. Domani morrò. La vita ha fretta, non vedi?… Appena schiusa, appena detta una parola, fugge, impallidendo, quasi colpita da terror… – Ma forse di là, nell’ombra ove uno spirto tocca l’altro silenzio, io troverò la bocca che solo in sogno la mia bocca morse».
    Ada Negri, A colui che non è venuto

    «Ho consegnato il manoscritto delle mie novelle: Le Solitarie.
    Vi è contenuta tanta parte di me, e posso dire che non una di quelle figure di donna che vi
    sono scolpite o sfumate mi è indifferente.
    Vissi con tutte, soffersi, amai, piansi con tutte».

    Questa l’epigrafe che apre il libro di racconti brevi di Ada Negri, scritto nel 1917 e intitolato Le Solitarie.
    Da questi racconti, l’ispirazione per uno spettacolo incentrato sulla prosa di Ada Negri, che svela questa autrice nella sua veste più passionale.
    È stata una delle prime donne all’inizio del secolo scorso ad occuparsi di cronaca nera. Il suo impegno civile e sociale però non è solo materia di reportage. È lei a inaugurare con la fondatrice Ersilia Majno l’Asilo Mariuccia, un luogo dove trovano ospitalità donne, adolescenti e bambine salvate dalla prostituzione.
    In Le Solitarie si parla di stupro, di aborto, di violenza di genere, di prostituzione, di gelosia, di sogni spezzati, di desideri, di amore.
    Questa prosa, quasi sconosciuta della Negri, ce la fa riscoprire come una donna attenta alle tematiche sociali del suo tempo, più di quanto si immagini.
    Lo spettacolo si sviluppa attraverso l’interazione, ora armonica e lieve, ora aspra e sofferta, di musica e voce. I pezzi al pianoforte, scritti appositamente da Alberto Braida, non solo sostengono la narrazione, ma a loro volta ci parlano, aiutandoci a penetrare le storie dei personaggi.
    Il pubblico si emozionerà conoscendo la ‘Vergine Rossa’ sotto una nuova luce e troverà anche nelle sue parole innumerevoli stimoli alla riflessione. I racconti di Ada Negri appaiono stupefacenti per l’attualità della tematica sociale, ma anche per la grande adesione dell’autrice alle protagoniste di queste storie. Sono ritratti pieni di
    passione, dolcezza e speranza, che ci parlano di un’umanità alla ricerca del senso profondo della vita; profili di donne vere, concrete, che cercano di realizzare quel sogno di amore assoluto che l’autrice stessa ha avuto come ideale.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI