ARCHIVIO SPETTACOLI

    After Miss Julie, G. Solari (2018)

    Titolo: After Miss Julie

    di Patrick Marber
    con Gabriella Pession, Lino Guanciale
    scene Gianmaurizio Fercioni
    luci Marcello Jazzetti
    regia Giampiero Solari
    produzione Teatro Franco Parenti

    Giampiero Solari dirige Gabriella Pession e Lino Guanciale in After Miss Julie di Patrick Marber. Trasposizione moderna, drammatica e sexy del classico di Strindberg La signorina Julie.
    Marber trasferisce l’azione dalla Svezia originale del 1800 all’Inghilterra del 1945. Un dramma acuto e teso su sospetti e risentimenti di classe, lotta contro repressivi costumi sociali, con personaggi credibili e psicologicamente astuti, le cui parole hanno significato puntuale e mortale.
    Una produzione Teatro Franco Parenti.

    Il luogo dove accade la vicenda è la cucina della villa di una famiglia dell’alta società inglese, dove Miss Julie, figlia dei proprietari, gioca a trasgredire socialmente e sessualmente. La vediamo che irrompe continuamente nella cucina provocando colpi di scena e finte casualità per sedurre John, autista e maggiordomo di famiglia, facendolo in maniera spudorata di fronte a Christine, cuoca e promessa sposa di quest’ultimo. La serata diventa una ‘macabra celebrazione’, oppure una ‘rimozione ironica’ del successo del Partito Laburista; infatti, tra i valori espressi dallo stesso partito, ci sono l’emancipazione femminile e la liberazione sessuale. È la stessa Miss Julie che vuole fuggire dalla sua vita di agio ed ipocrisie; in realtà, lei è la vittima dell’eredità della sua anacronistica posizione, una outsider della nuova società inglese appena proclamata con la vittoria dei Laburisti.
    Nello spettacolo, il punto di vista dello spettatore cambierà come in un piano sequenza, con un movimento lento e continuo, attraverso la rotazione dello spazio cucina. Questa spirale di distruzione è il luogo reale ricostruito psicologicamente da Julie e John, dove per paradosso la cuoca Christine rappresenta il desiderio di non mutare l’ordine sociale prestabilito. Marber costruisce un finale crudo e violento dove il sangue e il rosso diventano realtà e simbolo tragico del dramma.

    Giampiero Solari

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