ARCHIVIO SPETTACOLI

    AL FORESTÉR – vita accidentale di un anarchico, S. Paparella (2015)

    Titolo: AL FORESTÉR – vita accidentale di un anarchico

    di Matteo Bacchini
    con e regia di Savino Paparella
    produzione Teatro del Tempo

    Al forestér è la storia di come un ragazzo diventa un uomo. E di come un uomo diventa un uomo libero. Una storia che oggi
    sarebbe eccezionale: i moti di Ancona, le barricate di Parma, l’esilio in Francia e la guerra di Spagna, sempre dalla parte
    sbagliata, dalla parte degli sconfitti. Una vita accidentale. Una vita piena di immaginazione. La nostra storia di Cieri è accidentale e piena di immaginazione: i fatti che lo hanno visto protagonista si fermano un momento prima di diventare retorica, sguardi di ferro all’orizzonte, e lasciano il posto alla storia personale di Cieri, una storia che nessuno conosce (perché di Antonio Cieri sono rimaste pochissime notizie) e che abbiamo immaginato mettendoci dal punto di vista di un uomo che pensava poesie.

    Italo Balbo, Mussolini, Francisco Franco sicuramente pensavano cose diverse. Non può essere che così. E da qui siamo partiti per raccontare la vita di un uomo che credeva nella vita: una vita libera. Come Antonio Cieri, che pensava poesie in abruzzese e
    combatteva sempre dalla parte sbagliata. Forestiero dappertutto, a casa in ogni luogo.

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