ARCHIVIO SPETTACOLI

    Album (S. Questorio, 2016)

    Titolo: Album

    progetto e interpretazione Stefano Questorio
    in collaborazione con Spartaco Cortesi
    produzione ALDES
    con il sostegno di MIBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo Direz. Generale per lo spettacolo dal vivo, Regione Toscana Sistema Regionale dello Spettacolo
    con la collaborazione di Versiliadanza, Teatro Cantiere Florida di Firenze / FLOW – residenze creative

    ALBUM parte da un concetto di base tanto semplice quanto rigoroso: coreografare un intero album di un gruppo rock come se fosse musica per balletto, un Lago dei Cigni la cui materia sonora è in questo caso opera dei Suicide, duo punk newyorkese degli anni 70. La puntina di un vecchio giradischi in scena percorre tutto il lato A, poi il lato B. Il giradischi è la forza inesorabile che pilota il corpo e gli fa attraversare le sette tracce dell’album: sette ambienti, sette stanze che disegnano un universo ipnotico ed ineluttabile. Il cuore del lavoro, la traccia n. 6 Frankie Teardrop, è stato definito uno dei brani più agghiaccianti della storia del rock: […] la voce straniata di Vega narra, attraverso sussurri e grida lancinanti, la storia dell’operaio Frankie che a un certo punto esplode e uccide la moglie e il figlio prima di suicidarsi. È un atto d’accusa contro la società dei consumi che annienta l’individuo nonché uno dei brani più agghiaccianti dell’intera storia del rock. […] Hanno contribuito alla creazione di Album anche le Strategie Oblique, sistema di carte inventate da Brian Eno negli anni Settanta per veicolare la creazione di un’opera d’arte. La prima carta estratta è stata: sii sporco.

    PLAY IT AGAIN S.
    di STEFANO QUESTORIO e SPARTACO CORTESI
    Dopo il loro incontro avvenuto nel 2010 durante alcuni set di improvvisazione e la scoperta di un backgound musicale condiviso, decidono di eseguire, partecipando ad alcuni festival, la rilettura di “classici” della musica pop, in un formato che unisce una scenografia da videoclip di basso profilo con l’attitudine di alcune band che hanno caratterizzato gli albori della musica elettronica, come per esempio, i Suicide. Esercizio di stile, omaggio e citazione, in occasione della presentazione di ALBUM al Teatro Cantiere Florida di Firenze, propongono una selezione di brani che contribuiscono ad alimentare lo spirito della serata.

    STEFANO QUESTORIO
    Interprete e autore di danza e teatro, ha lavorato come interprete con compagnie italiane e internazionali tra cui: Wim Vandekeybus, Studio Azzurro, Societas Raffaello Sanzio, Zimmerfrei , Company Blu e altri. Dal 2001al 2009 collabora con la compagnia ALDES di Roberto Castello e partecipa in veste di interprete e coautore al progetto pluriennale “Il Migliore dei Mondi Possibili” (premio Ubu 2003), e a successive creazioni come “In girum imus nocte e consumimur igni” (2015). Come autore ha firmato alcuni lavori tra cui “Specie di Spazi/Studio per Due” in collaborazione con Valentina Buldrini (Premio migliore interprete, Loro del Reno, Teatri di Vita, 2007), l’assolo “Le cose” (2008) e “Sub” (Finalista Premio Equilibrio 2009). In collaborazione con Spartaco Cortesi ha avviato nel 2011 il progetto su Derek Jarman “The Angelic Conversation” (con il sostegno di Pim Off/Spazio Scenico, Milano) e il progetto musicale “Play it again S.” (con il sostegno di PerAspera Festival, Bologna). Nel 2011 collabora alle coreografie per la trasmissione Rai Vieni Via con Me di Fabio Fazio e Roberto Saviano. Nel 2013 partecipa alle video installazioni “The Towers” e “Dance of Death” di Peter Greenaway. Nel 2014/2105 é in tour con lo spettacolo “Go Down Moses” di Romeo Castellucci, e con lo spettacolo interattivo per l’infanzia “Pop Up Garden” della compagnia TPO.

    SPARTACO CORTESI
    Musicista, si occupa di produzioni audio, lavora prevalentemente con strumenti elettrici, voci e rumore. Utilizzando software dedicati, attraversa pratiche di decostruzione, spesso cercando di sfruttare la riduzione delle possibilità come metodo di composizione. Autore dal 1990, organizza progetti musicali orientati verso il “noise” e la musica elettronica, producendo 5 album di cui 2 come solista, sotto lo pseudonimo Yellowcake, pubblicati dalla seminale etichetta belga KK Records nella seconda metà degli anni 90. Nel 2000 sospende l’attività discografica ritenendola superflua e aderisce romanticamente all’Art- Strike con un ingenuo ritardo di circa 10 anni. Da quel momento lavora esclusivamente su commissione in progetti che vanno dalla sonorizzazione di installazioni e video, alla composizione di score per la danza contemporanea ed il teatro. Attualmente cerca di rigenerarsi abbracciando l’estetica e la tradizione filosofica dei “corrieri cosmici” tedeschi.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI