ARCHIVIO SPETTACOLI

    Another round for five, C.Morganti (2020)

    Titolo: Another round for five

    regia e coreografia Cristiana Morganti 
    interpreti Maria Giovanna Delle Donne, Anna Fingerhuth, Justine Lebas, Antonio Montanile, Damiaan Veens 
    collaborazione artistica Kenji Takagi 
    disegno luci Jacopo Pantani
    assistente di prova Anna Wehsarg/Elena Copelli
    music editing Bernd Kirchhoefer
    direttore tecnico Simone Mancini

    produzione il Funaro | Pistoia
    in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival, Fondazione Teatro Piemonte Europa, Teatro Metastasio di Prato, Associazione Teatrale Pistoiese, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni e Ma Scène Nationale – Pays De Montbeliard

    «L’idea del cerchio e della circolarità mi affascina. La perfezione e la sensazione di infinito legate a questa forma mi attraggono, e allo stesso tempo mi spaventano. Come mai mi ritrovo sempre nelle stesse situazioni? E perché continuo a ripetere gli stessi errori? … Ma non è possibile uscire da questo circolo vizioso? Forse muovermi in cerchio, ripercorrere le stesse strade, mi da sicurezza. O forse è comodo. In fondo fa paura immaginarsi fuori dal cerchio. Per poi andare dove? Ognuno appartiene al suo cerchio. Se non appartieni ad un cerchio, rimani fuori. Ed è difficile uscire, ma è anche difficile entrare…nel cerchio».
    Cristiana Morganti

    I protagonisti dello spettacolo si trovano in un luogo non ben definito, forse un club, un circolo, sicuramente un luogo a cui si appartiene o da cui si viene esclusi e in cui si consumano rituali, esibizioni televisive, gare, terapie di gruppo, scontri, discussioni e confessioni. Si riuniscono spesso in cerchio, come attirati da un’illusione di armonia difficile da mantenere.
    Su una scena quasi completamente vuota – appaiono rapidamente solo alcuni oggetti – prende forma una dimensione ironica e claustrofobica insieme, in cui il tempo è scandito da flashback e anticipazioni, in un gioco dove realtà e finzione, conscio e inconscio, equilibrio e caos si confondono. Sono sorte di primi piani, campi lunghi e piani sequenza quelli che qui costruisce Cristiana Morganti, in cui si alternano momenti di danza potente e vitale a momenti più teatrali, comici e toccanti, nei quali gli interpreti si rivelano, si raccontano con spiazzante sincerità. Nel corso dello spettacolo emergono dunque sempre più nitidi cinque personaggi, molto diversi tra loro eppure molto vicini.
    La struttura drammaturgica è sostenuta dalle musiche, con alcuni brani che tornano ciclicamente a sottolineare la ripetitività o la variazione di determinate situazioni. I pezzi di autori vari spaziano tra generi molto diversi, dal tecno industrial tedesco di Florian Kupfer, alla musica sacra di Pergolesi, fino a un “classico” della musica pop come What a feelin’ di Irene Cara.
    Lo spettacolo è un racconto non lineare che prende forma attraverso una sorta di montaggio dal sapore cinematografico a cui è invitato a contribuire anche lo spettatore.

    È la quinta creazione dell’artista italiana residente a Wuppertal, Germania, da quando ha iniziato il suo percorso come solista e coreografa “indipendente” dal Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, di cui è stata interprete per oltre venti anni. Quattro spettacoli, ovvero Moving with Pina, Jessica and me, Fury Tale e la produzione commissionata da Aterballetto nel 2017 Non sapevano dove lasciarmi…; due premi (il Positano Leonide Massine come Migliore Danzatrice Contemporanea dell’anno nel 2011, e il Danza & Danza come Migliore Interprete/Coreografa, nel 2014) sono le tappe che precedono questo nuovo lavoro. Another round for five vede la presenza di un cast più numeroso che in passato e il sostegno di una cordata di strutture teatrali importanti a partire dal Funaro, che accompagna fin dall’inizio il percorso di Morganti (unica artista prodotta del centro pistoiese) con Fondazione Campania dei Festival, produttori del progetto e TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro Metastasio di Prato, Associazione Teatrale Pistoiese, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni e MA scène nationale – Pays de Montbéliard, che partecipano in coproduzione.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI