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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    Cajka7050, Bachi-Brucioni (2018)

    Titolo: Cajka7050

    drammaturgia e regia Alice Bachi e Alessandro Brucioni
    con Alice Bachi
    scenografia Maicol Borghetti
    supporto grafica, fotografia, video Studio B19
    produzione Mo-Wan Teatro e Studio B19
    in collaborazione con il Nuovo Teatro delle Commedie

    selezionato Premio Giovani Realtà Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe

    Il 16 Giugno 1963 la Russia si aggiudica un altro primato nella corsa alla conquista dello spazio: dopo Yuri Gagarin e la cagnetta Lajka, Valentina Tereshkova è la prima donna ad orbitare intorno alla Terra, per un totale di 70 ore e 50 minuti. Valja, cresciuta in un villaggio sulle rive del Volga, destinata ad un futuro nella fabbrica di fili da cucire, viene selezionata per essere la prima donna a volare verso lo Spazio. Nell’arco di pochi mesi cambia la sua vita, il suo futuro, il suo destino. Il rischio era alto. Entrare a far parte del programma spaziale significa ricevere privilegi e onori. Quello che non veniva “promesso” era il ritorno.

    Nel 1960 lo Spazio era una scommessa, un territorio sconosciuto e imprevedibile di cui non si aveva alcuna “esperienza”. La missione Vostok 6 fu un successo e la giovane Valentina decollò nell’Olimpo della Russia comunista. Anche lei sfilò nella Piazza Rossa come Gagarin e venne riconosciuta come un modello per le donne sovietiche, una donna simbolo dell’emancipazione femminile, un vanto per l’Unione Sovietica nei confronti dell’Occidente: una lavoratrice, orfana, operaia, paracadutista, politicamente impegnata, una ragazza di 25 anni che si mette al servizio della collettività per il progresso scientifico dell’umanità.

    10 anni dopo la caduta del muro, in una Russia profondamente mutata, all’età di 70 anni, Valentina Tereshkova rivela una storia molto diversa: dopo la trentesima orbita la sua navicella, la Vostok 6, iniziò ad allontanarsi dalla Terra e la cosmonauta rischiò di perdersi nello Spazio. L’atterraggio fu del tutto fortuito, un fallimento, un insuccesso. Il Partito pensò bene di tacere, di nascondere tutti gli errori fatti, di girare un altro finale, insabbiando una verità che nessuno avrebbe dovuto conoscere.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI