ARCHIVIO SPETTACOLI

    Dante – Inferno #1, Masella-Benedetti (2019)

    Titolo: Dante – Inferno #1

    uno spettacolo di Angelo Benedetti e Ciro Masella

    voce Ciro Masella
    musica e disegno del suono Angelo Benedetti (Studio Kronos)

    Un giovane uomo di trentacinque anni, smarrita la strada del “senso” e persosi nella “selva oscura, aspra e forte” del Vuoto e della Paura, compie un Viaggio iniziatico e di conoscenza che lo porterà al centro della Terra e delle cose, a incontrare tutto il Dolore e l’Amore del mondo, a inoltrarsi nel fondo più buio e oscuro, negli abissi del peccato e della perdizione, per poi salire sino alle vette più alte dell’animo umano e della Poesia, fino a trovarsi dinanzi all’Amor che move il sole e l’altre stelle. In questo viaggio incontrerà alcune figure che si sono scolpite nel nostro immaginario, regalandoci vette vertiginose di bellezza. I sublimi versi danteschi, i personaggi più celebri e gli indimenticabili paesaggi dell’Inferno trovano nuova voce e suono, un corpo ed un’anima nuovi. Il Viaggio dantesco, che è il viaggio di ciascuno di noi, il Viaggio della Vita, ci viene restituito in tutta la sua potenza e suggestività, la Parola si fa Senso.

    Da centinaia di anni, ogni volta che l’uomo ha avuto bisogno di interrogarsi, di conoscersi, di spiegarsi, di approfondire il contatto con il divino che è in lui e nelle cose del mondo, di ritrovarsi, ha rivolto il proprio sguardo al capolavoro di Dante, ha cercato nelle potenti ed eterne immagini della Commedia, nei suoi simboli, nelle sue squisite costruzioni, nelle vette poetiche e negli squarci di irraggiunta altezza la traccia di una risposta.

    Dopo diverse tappe di avvicinamento, questo studio rappresenta un approdo importante nel lavoro di ricerca che Benedetti e Masella hanno condotto nell’arco degli ultimi tre anni sulla musica del verso dantesco, sui paesaggi sonori che abitano le pagine della Commedia, sulle voci e i timbri dei suoi personaggi, sulla infinita quantità di rumori, echi, linguaggi che affiorano da questa grandiosa e complessa macchina delle meraviglie, da questa sublime tessitura di vita e mistero, di poesia e dolore, di grandezza e miseria.

    Con grande rispetto e attenzione, ma anche con coraggio e curiosità, con la voglia di sfrondare l’opera di Dante dalla museale aurea di “intoccabilità”, nel tentativo di farne suonare corde inusitate, per troppo tempo colpevolmente rimaste sorde o nascoste, Masella e Benedetti hanno affrontato l’Inferno come una modernissima partitura poetico-musicale, composta con sensibilità d’oggi, con strumenti e sonorità del nostro quotidiano; senza dimenticare i precedenti illustri e fra loro così diversi di Carmelo Bene, Gassman, Benigni, Sermonti, ma senza neppure disdegnare l’esperienza della musica elettronica, del pop e delle infinite possibilità della musica composta e rielaborata al computer, i due hanno costruito uno spettacolo suggestivo, evocativo, ricco di paesaggi multiformi, dove i luoghi, i personaggi e persino i sentimenti, le passioni, i dolori “cantano” con una loro specifica voce. La rielaborazione degli splendidi fiati di Davide Brutti ha fatto poi da corollario, facendosi corpo e voce, riso e pianto, preghiera e bestemmia, in uno spettacolo denso e lieve al contempo, dove poter riscoprire pagine oramai celebri, poter riassaporare con senso nuovo e piacere inedito alcuni fra i più conosciuti e amati versi di tutti i tempi.

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