ARCHIVIO SPETTACOLI
Euforia, Habillé d’eau (2017)
Titolo: Euforia
ideazione e regia Silvia Rampelli
danza Alessandra Cristiani, Eleonora Chiocchini, Valerio Sirna
luce Gianni Staropoli
musica originale Tiago Felicetti, Charlie Pitts
quadrifonia Daniel Bacalov
produzione Habillé d’eau, Fabbrica Europa
con il sostegno di Short Theatre, Angelo Mai, Company Blu / Sesto TRAM – Teatro di Residenza Artistica Multipla
Vorrei allontanare le parole dal fatto.
Il fatto è il corpo, costrutto assoluto, asserragliato nella materia, materia,
autoevidente, interrogante,
in assenza di cognizione, di intenzione, di veglia, manifesto,
sembianza, simulacro.
Da alcuni anni cerco un passaggio logico ed esistenziale che l’esperienza sollecita e che nella riflessione filosofica incontra una possibilità. Il tema della situatività, dell’essere gettati, della caduta nel tempo, trova un rudimentale parallelo nel dispositivo teatrale, artificio volto a ricreare – attraverso l’ordigno dell’esposizione al Mondo – la condizione di apertura, fondamento di ogni sentire.
L’euforia del titolo è un ritorno al corpo, organismo forse alterato, manifestazione di vita semplice e assoluta che supera la gerarchia dell’intelletto.
I miei anni di osservazione del corpo e dei suoi meccanismi nella danza, l’azione performativa e teatrale, il mio lavoro nel quadro dell’invecchiamento e della patologia e anche l’insufficienza costitutiva della parola mi riportano di maniera costante al corpo, alla sua materia e natura involontaria, alla sua trascendenza: il tempo. Considero la letteralità del corpo, superficie interrogativa tanto quanto inafferrabile, sempre generatrice di senso.
Il progetto comporta un’articolazione progressiva. Una prima fase della performance è stata presentata, nella sezione unfinished, al festival Short Theatre di Roma nell’ottobre 2016. Successive necessarie sezioni daranno sviluppo alla ricerca sulla luce, sull’azione, sul formato.
Suono originale. Tre figure. Ipotesi. Che i sensi sollecitati diano immagine al tempo.
Silvia Rampelli