ARCHIVIO SPETTACOLI

    Goodnight, peeping Tom, C. Bersani (2016)

    Titolo: Goodnight, peeping Tom

    ideazione e creazione Chiara Bersani
    azione Marta Ciappina, Marco D’Agostin, Matteo Ramponi
    assistente alla creazione Eleonora Cavallo
    collaborazioni fotografiche Giulia Agostini
    foto di scena Eleonora Cavallo
    progettazione ambienti Luca Poncetta
    consulenza Lara
    grazie a Daniele Bianucci, Melanie Gliozzi, Raffaele Ciampi, Pierluigi Nencioni, Laura Rossi
    Marina Bellanti, Sara Abruzzese, Valerio Chellini

    produzione Associazone Culturale Dello Scompiglio; in collaborazione con Festival Gender Bender (BO) e l’Associazione Culturale Corpoceleste_C.C.00# e con il sostegno di DanceB (MI)

    Goodnight, peeping Tom è un lavoro performativo che ambisce a dimostrare una tesi: alla radice di ogni comportamento / desiderio sessuale c’è una spinta sentimentale, una richiesta romantica. Temi centrali della ricerca sono la potenza del desiderio e l’impetuosità dell’azione finalizzata ad appagarlo. Nella leggenda Peeping Tom venne punito con la cecità per aver osato guardare, attraverso un foro nella persiana, Lady Godiva mentre cavalcava nuda attraverso il regno in segno di protesta per le tasse troppo alte. Tom venne punito per il suo sguardo, per il suo desiderio e adesso io desidero fargli un dono, risarcirlo dell’ingiustizia subita. “Da quando ho iniziato a lavorare, prima come performer e poi come maker, ho sempre posto al centro della mia riflessione il corpo quale custode di una storia unica ed irripetibile. Dopo un percorso attraverso immaginari biografici ed autobiografici il concetto stesso di corpo ha iniziato a trasformarsi davanti al mio sguardo. Non più semplice testimonianza di una storia vissuta ma entità politica, incoronata tale dall’incontro / scontro con la società. Ho iniziato così a definire i contorni del concetto di corpo politico. Il corpo risponde alla sua funzione sociale nel momento stesso in cui sceglie di immergersi nella società imponendo agli altri di essere visto. Chi lo incontrerà non potrà esimersi dal dargli un significato, interpretarlo, creare attorno a lui delle aspettative. Il corpo sceglie di rispondere al proprio dovere politico nel momento in cui accoglie i significati che gli vengono attribuiti, li analizza e li personalizza trasformandoli in un manifesto consapevole di se stesso. In questo percorso sul corpo politico la sessualità riveste una posizione centrale. Gli stereotipi legati a questa sfera colpiscono diverse fasce di persone. Ne sono un esempio i disabili visti come asessuati, gli anziani percepiti come privi di carica erotica, gli omosessuali a cui viene frequentemente attribuita una vita dissoluta, gli attori porno considerati incapaci d’amare.” (Chiara Bersani)

    progetto vincitore del Bando Assemblaggi Provvisori

    Possono accedere alla performance 5 persone alla volta e la durata di ogni turno è di circa un’ora. È obbligatoria la prenotazione.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI