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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    I promessi sposi alla prova, A. R. Shammah (2019)

    Titolo: I promessi sposi messi alla prova

    di Giovanni Testori
    con Luca Lazzareschi, Laura Marinoni, Filippo Lai, Nadia Saragoni, Sebastiano Spada, Erica Trinchera
    scene Gianmaurizio Fercioni
    regia Andrée Ruth Shammah
    produzione Teatro Franco Parenti, Fondazione Teatro della Toscana

    Andrée Ruth Shammah dirige Luca Lazzareschi, Laura Marinoni e alcuni de i Nuovi (i neodipomati della Scuola ‘Orazio Costa’) ne I Promessi Sposi alla prova di Giovanni Testori. Sei personaggi-cardine, messi di fronte alle loro scelte fondamentali, guidati liberamente dal maestro, per mostrare il “sugo della storia”. Un magnifico esempio di rilettura.

    In tempi difficili come quelli che stiamo attraversando, chiedere a un testo importante come I promessi sposi alla prova di Testori di aiutarci a ritrovare il senso del nostro fare teatro, ma anche quello di essere uomini, diventa una scelta quasi necessaria, uso questa parola che ormai viene usata tanto e male, ma non ne trovo una più adatta. Se si pensa poi che il progetto è nato quando la Fondazione Teatro della Toscana mi ha chiamata a fare una sorta di laboratorio con i giovani attori diplomati divenuti ‘i Nuovi’, il senso dell’operazione risulta ancor più chiaro. Infatti nel testo sono dei giovani attori che vengono accompagnati dentro il capolavoro manzoniano da un maestro, che è poi Testori, che li guiderà alla scoperta di se stessi confrontandosi con i personaggi della vicenda.

    Voglio qui segnalare una piccola coincidenza che credo potrà diventare importante in questa nuova edizione: Luca Lazzareschi, in uno stato di grazia, che interpreta il ruolo del maestro nello spettacolo, che fu di Franco Parenti, ha avuto nella sua vita come maestro Orazio Costa e la scuola da dove provengono questi giovani attori è dedicata appunto ad Orazio Costa. Un bel punto di partenza, no?

    C’è poi il ruolo che nello spettacolo è dell’amante del maestro che appare da una botola per far rivivere la Monaca di Monza in una scena di bellezza e potenza difficilmente descrivibile, che verrà interpretato da Laura Marinoni, al culmine della sua maturità artistica.

    Che dire? Non vedo l’ora di preparare per il pubblico della Pergola uno spettacolo intenso e divertente, istruttivo ma non serioso, vibrante, variegato e potente, vero e sorprendente, straziante e dolcissimo, come la vita.

    Andrée Ruth Shammah

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