ARCHIVIO SPETTACOLI
Icaro, AzulTeatro (2016)
Titolo: Icaro
di e con Serena Gatti e Raffaele Natale
musiche Raffaele Natale
versi Serena Gatti
luci Maurizio Coroni
produzione Tenuta dello Scompiglio
Il mito vede in Icaro colui che va fuori dalle regole, vola contro al sole e viene punito con la morte.
In questa versione Icaro non muore, lo cogliamo con uno scheletro d’ali, la sua figura assomiglia a un aeronauta degli anni trenta, a uno scienziato pazzo, a un giovane dark disequilibrato, a un adolescente scriteriato. Il suo andare contro le regole non è vanagloria, ma l’atto ribelle e folle di intraprendere una strada alternativa. Icaro vola contro al sole non perché si è montato la testa, ma perché ha il terrore e il desiderio della vita. È un gesto estremo e disperato alla ricerca dell’estasi. È un inno al fallimento, al rischio, all’essere sconfitti, perdenti, come alieni nel mondo. Icaro sceglie di volare ancora verso la luce, come luogo di bellezza, pericoloso e vitale al tempo stesso.