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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    Ich war da_Io ero là, Brinzi-Simonelli (2019)

    Titolo: Ich war da - Io ero là

    di e con Marco Brinzi e Caterina Simonelli

    fotografie in scena Oliviero Toscani
    musiche Lucio Leoni
    materiale scenografico a cura di Teatro del Giglio di Lucca

    produzione If Prana – Teatro del Giglio di Lucca- Parco Nazionale della Pace Stazzema

    12 agosto 1944. Sant’Anna di Stazzema. 560 morti. Civili innocenti, donne bambini e anziani, caduti per mano della furia nazista che agì quella mattina in Versilia.

    Abbiamo scelto di ricordare e denunciare questa strage disumana creando un dialogo teatrale tra una giornalista d’inchiesta e l’unico nazista ancora in vita del 16° reggimento Panzergrenanider Reichsfuhrer-SS.

    Dei 10 tenenti e sottufficiali tedeschi che nel 2005 vennero condannati alla pena dell’ergastolo dal Tribunale Militare di La Spezia nessuno di questi ha scontato la condanna.

    Alcuni morirono durante lo svolgimento del processo, altri invece si sono avvalsi della possibilità di non essere estradati in Italia poiché la Germania garantisce ai suoi cittadini la possibilità di non essere estradati contro la loro volontà.

    I carnefici nazisti si sono dunque nascosti sotto le leggi tedesche e l’oblio della storia mentre per i superstiti della strage, all’epoca bambini, la mancata giustizia su questo eccidio è stato nuovamente un segno di enorme sofferenza e di spinta a ricordare civilmente questa vicenda.

    Portare in scena un soldato tedesco che prima rinnega di aver preso parte al massacro e poi ammette di esserci stato ma di aver eseguito solamente gli ordini militari e farlo dialogare con una sorta di Antigone (la giornalista italiana che ha un legame emotivo con Sant’Anna di Stazzema, luogo delle sue origini) crea un modo di denunciare e sopratutto RICORDARE questa vicenda, secondo noi, da un punto di vista non retorico ma crudo e tagliente invitando il pubblico ad una vera riflessione su come un ideologia tanto violenta come il nazismo, o ai giorni nostri neofascismo e neonazismo possano condurre.

    Un atto di memoria condivisa attraverso il teatro affinché un passato così atroce nel caso si ripresentasse in forme nuove venga riconosciuto e da subito denunciato.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI