asd
    ARCHIVIO SPETTACOLI

    Il barbiere di Siviglia, G. Rossini, Grazioli-Michieletto (2018)

    Titolo: Il barbiere di Siviglia

    Melodramma buffo in due atti
    dalla commedia omonima di Pierre-Augustin Caron de Beumarchais
    libretto Cesare Sterbini
    musica Gioachino Rossini

    Rosina Cecilia Molinari
    Figaro Giorgio Caoduro
    Don Bartolo Omar Montanari
    Conte d’Almaviva Levy Sekgapane
    Don Basilio Luca Dall’Amico
    Fiorello Jungmin Kim
    Berta Eleonora Bellocci

    direttore Giuseppe Grazioli
    regia e impianto scenico Damiano Michieletto
    costumi Carla Teti
    luci Fiammetta Baldisseri

    Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
    Maestro del Coro
    Lorenzo Fratini

    allestimento Maggio Musicale Fiorentino / Maggioformazione (2005)

    Lo spettacolo di Damiano Michieletto inizia come un viaggio in treno, annunciato dall’altoparlante: «Attenzione, il treno espresso numero 393 da Firenze diretto a Siviglia è in partenza al binario cinque». Un modo allegro di viaggiare nell’opera di Rossini, evocando i luoghi e le situazioni con la fantasia. Costumi bizzarri e colori accesi rendono i personaggi divertenti: Don Basilio è verdissimo con capelli lunghi, unti, naso adunco, tutto verde d’invidia come un serpente; Figaro ha capelli che alludono a orecchie volpine e baffi, mentre don Bartolo, tutto in bianco, assomiglia a un panciuto bulldog che guarda geloso Rosina, vestita di Rosso come il suo amante Lindoro. L’assenza di scene concentra tutta l’attenzione sulle gag comiche e le gestualità curate, ma soprattutto sulla voce e sulla musica, regine dell’opera rossiniana.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI