ARCHIVIO SPETTACOLI

    Il cappello di paglia di Firenze, N. Rota, Pasqualetti-Mucci (2017)

    Titolo: Il cappello di paglia di Firenze

    farsa musicale in quattro atti
    di Nino Rota
    libretto Ernesta Rinaldi e Nino Rota
    dalla commedia Un Chapeau de paille d’Italie
    di Eugène Labiche e Marc Michel
    edizione Casa Ricordi, Milano

    Fadinard Claudio Zazzaro | Andrea Fermi
    Nonancourt
    Veio Torcigliani | Giordano Farina
    Beaupertuis
    Alessandro Biagiotti | Claudio Mannino
    Lo zio Vézinet
    Nicola Vocaturo
    Emilio
    Rui Ma | Chen Li
    Felice
    Victor Hernan Godoy
    Achille di Rosalba/ Una guardia
    Federico Bulletti
    Un caporale delle guardie
    Claudio Mugnaini

    direttore Francesco Pasqualetti
    regia Lorenzo Maria Mucci

    OGI Orchestra Giovanile Italiana

    nuova produzione del Teatro di Pisa
    coproduzione LTL Opera Studio: Teatro di Pisa, Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Goldoni di Livorno

    Basata su uno dei più conosciuti vaudeville di Eugène Labiche (Un Chapeau de paille d’Italie del 1851, considerato all’epoca ‘rivoluzionario’) vede al lavoro sul libretto lo stesso Nino Rota insieme alla madre Ernesta Rinaldi. Composta nel 1945 la farsa musicale venne rappresentata per la prima volta solo nel 1955 al Teatro Massimo di Palermo. Da allora è un susseguirsi di allestimenti in Italia e all’estero con crescente successo. Oggi è considerato il capolavoro di Nino Rota.
    Motore dell’azione è il cappello di paglia indossato da Anaide durante un incontro clandestino con il proprio amante e mangiato dal cavallo del giovane Fadinard nel giorno delle proprie nozze. Sospetti, scambi di persona, situazioni rocambolesche costellano la vicenda che si sviluppa a ritmi frenetici nell’arco di una sola giornata.
    La magica leggerezza della sua ambientazione, le molteplici forme compositive che Nino Rota, senza intellettualistici compiacimenti, ma con un occhio all’amata tradizione del melodramma italiano ed un altro alla sua personale esperienza del Novecento, mette in campo per dar vita a quello che si rivela sempre un meccanismo perfetto, il cast molteplice e variopinto rendono Il Cappello di Paglia di Firenze la palestra ideale per i giovani cantanti del progetto Opera Studio. Non a caso, del resto, una recente rappresentazione di Il Cappello di Paglia di Firenze risale al 2001: l’opera, all’epoca presentata nella coproduzione di cui era capofila il Teatro del Giglio di Lucca, fu proprio il primo frutto dell’allora appena nato progetto CLOS Opera Studio, poi divenuto LTL Opera Studio.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI