ARCHIVIO SPETTACOLI

    Il casellante, A. Camilleri/M. Ovadia (2016)

    Titolo: Il casellante

    di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale 
    con Moni OvadiaValeria Contadino, Mario IncudineSergio Seminara, Giampaolo Romania
    e con i musicisti Antonio Vasta, Antonio Putzu 
    scene Giuseppe Dipasquale
    musiche originali Mario Incudine con la collaborazione di Antonio Vasta
    costumi Elisa Savi
    luci Gianni Grasso
    ingegnere del suono Ferdinando Di Marco 
    la canzone La crapa avi li cornaè di Antonio Vasta 
    regia Giuseppe Dipasquale 
    produzione Promo Music-Corvino Produzioni – Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano – Comune di Caltanissetta

    Il casellante è uno spettacolo dove si ride e ci si commuove, si canta e si fa musica dal vivo. La compagnia capitanata da Moni Ovadia, Valeria Contadino e Mario Incudine narra una vicenda metaforica che giuoca sulla parola, sulla musica e sull’immagine. Sul palco anche Sergio Seminara e Giampaolo Romania e i musicisti Antonio Vasta e Antonio Putzu. 
    Il casellante è uno dei libri più divertenti e struggenti di Andrea Camilleri. Ambientato in Sicilia, è la storia di una metamorfosi e un racconto emblematico di un modo di essere e di ragionare. Camilleri si muove tra realtà e fantasia, creando grazie alla sua maestria narrativa una vicenda simbolica che disegna i tratti di una Sicilia antica e moderna, comica e tragica, ad un tempo ferocemente logica e paradossale. 
    Il casellante è un racconto in musica divertito e irridente del periodo fascista nella Sicilia degli anni Quaranta, scritto nella lingua personale, originale e sperimentale di Camilleri, divenuta ormai familiare al pubblico dei lettori e degli spettatori televisivi. Una musicalissima e gustosa sinfonia di parlate, tra termini di nuovo conio e modi di dire tratti dal dialetto e rielaborati in chiave colta. Al debutto al Festival dei Due Mondi di Spoleto a giugno 2016, gli spettatori hanno applaudito con calore tutta la compagnia e specialmente Moni Ovadia, disinvolto nel passare dal ruolo centrale di narratore a ruoli secondari come quelli della buffa mammana, del giudice e del barbiere,Valeria Contadino, intensa Minica, e Mario Incudine, al cui estro compositivo si devono le incalzanti musiche di scena.

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