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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    Il flauto magico, W.A. Mozart, Savić-Kemp (2016)

    Titolo: Il flauto magico (Die Zauberflöte)

    opera tedesca in due atti
    libretto Emanuel Schikaneder
    editore Bärenreiter

    cast da definire

    direttore Dejan Savić
    regia, scene e costumi Lindsay Kemp
    regista assistente Daniela Maccari
    luci Lindsay Kemp e David Haughton
    progetto scenografico Sergio Seghettini

    Sarastro Manrico Signorini
    Tamino Blagoj Nacoski
    Regina della Notte Sarah Baratta / Maria Laura Martorana
    Pamina Yukiko Aragaki
    Papageno William Hernandez
    Papagena Silvia Lee
    Monostatos Antonio Pannunzio
    Prima Dama della Regina Roxana Herrera Diaz
    Seconda Dama Sara Paone
    Terza Dama Carlotta Vichi
    Oratore degli Iniziati, Primo Sacerdote, Secondo armigero Eugenio Di Lieto
    Secondo Sacerdote, Primo armigero Giuseppe Raimondo
    Tre Geni – Fanciulli Chiara Delfino, Francesca Spiller, Agnese CasarosaMargherita Carnicelli, Martina Niccolini, Alice Schiasselloni
    (Elementi del Coro Voci Bianche della Fondazione Teatro Goldoni)

    Orchestra della Toscana 

    nuovo allestimento del Teatro Goldoni di Livorno
    coproduzione Teatro Goldoni di Livorno, Teatro del Giglio di Lucca, Teatro di Pisa
    in collaborazione con Luglio Musicale Trapanese

    Die Zauberflöte (Il Flauto magico), opera geniale ed ultima di Mozart che scomparve appena due mesi dopo averne finito la composizione, torna con tutto il suo intreccio di passioni, magia, favola e poesia, nella nuova produzione che la Fondazione Goldoni cura quale titolo unico regionale per la Stagione 2016-17 insieme al Teatro del Giglio di Lucca e alla Fondazione Teatro di Pisa, in un nuovo allestimento che sarà realizzato in collaborazione con il Luglio Musicale Trapanese e che recherà la firma di Lindsay Kemp.
    Con un soggetto che trascende con spontanea scioltezza tutte le categorie ortodosse, miscelando sacro e profano, serietà e comicità, fantastico e quotidiano, quest’ “Opera tedesca in due atti” fino dal suo primo apparire alla fine del 1791 non era indirizzata esclusivamente ad un pubblico aristocratico e raffinato ma anche, e soprattutto, al popolo in cerca di divertimento spettacolare. Ed anche il teatro di Kemp è sempre stato popolare e colto allo stesso tempo, un teatro che vuole divertire e che riesce a parlare a tutti, perché usa un linguaggio poetico e magico.
    Mozart diede ad una simbologia narrativa alquanto naif (l’amore fra un principe e una principessa, draghi e strumenti musicali magici, complotti cosmici e commedia contadina) una risonanza archetipica universale, investendola con una profondità e brillantezza irresistibile. Per permettere che questo avvenga anche nella messa in scena (e non soltanto nell’ascolto ad occhi chiusi), il regista deve saper dare ai personaggi ed alle situazioni del racconto un’ampiezza di significato insieme ad una nitidezza di forma, un respiro ed insieme una semplicità che lascia all’immaginazione dello spettatore lo spazio per rendere tutto ciò credibile, creando una logica da mito fiabesco nel quale gli eventi più improbabili abbiano l’inevitabilità di un sogno… e questo è da sempre l’approccio di Kemp alle sue creazioni teatrali.
    L’opera sarà rappresentata in lingua originale con sottotitoli in italiano.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI