ARCHIVIO SPETTACOLI

    Il Maestro e Margherita, Russo Baracco (2018)

    Titolo: Il Maestro e Margherita

    di Michail Bulgakov
    drammaturgia Letizia Russo
    con Michele Riondino, Federica Rosellini
    e la partecipazione straordinaria di Anna Maria Guarnieri
    e (in ordine alfabetico) Giordano Agrusta, Carolina Balucani, Caterina Fiocchetti, Dario Iubatti, Michele Nani, Francesco Bolo Rossini, Diego Sepe, Oskar Winiarski
    regia Andrea Baracco
    scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
    musiche originali Giacomo Vezzani

    produzione Teatro Stabile dell’Umbria
    con il contributo speciale della Brunello Cucinelli Spain occasione dei 40 anni di attività dell’impresa

    I manoscritti non bruciano.
    Woland (Satana)

    Gli occhi del Maestro si aprirono molto di più, continuava a sussurrare guardando la luna: «Teneva tra le braccia dei disgustosi, angoscianti fiori gialli. E quei fiori risaltavano nitidi sul suo soprabito nero primaverile. E più della sua bellezza mi ha colpito la straordinaria solitudine nei suoi occhi, una solitudine mai vista da nessuno prima. Ed è stata lei a cominciare a parlare: “Le piacciono i miei fiori?”.
    Le ho risposto “No”.
    Mi ha guardato meravigliata e io, all’improvviso e in modo del tutto inatteso, ho capito che per tutta la vita avevo amato proprio quella donna!
    L’amore è balzato davanti a noi dal nulla, come un assassino in un vicolo, e ci ha colpiti entrambi, nello stesso istante. Così colpisce la saetta, così colpisce il coltello a serramanico. Ma lei, in seguito, sosteneva che non era successo così, e che noi ci amavamo già da tanto, tanto tempo prima, senza conoscerci, senza esserci mai visti. E così lei diceva che quel giorno era uscita con i fiori gialli tra le braccia perché io finalmente la trovassi e che, se non fosse accaduto, si sarebbe avvelenata, perché la sua vita era vuota.
    E presto, sì, presto quella donna è diventata la mia moglie segreta».
    “E come si chiama?” chiese Ivan interessatissimo a questa storia d’amore.
    Il Maestro fece un gesto che significava che non l’avrebbe mai detto a nessuno, e continuò il suo racconto.
    Il Maestro e Margherita, Cap. XIII, L’apparizione dell’eroe

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