ARCHIVIO SPETTACOLI

    Il sogno di Alice, S. M. Zanella (2016)

    Titolo: Il sogno di Alice

    liberamente tratto da Alice nel paese delle meraviglie
    di Lewis Carroll
    con Giacomo Bogani, Alice Casarosa, Consuelo Ghiretti, Alice Maestroni, Alessio Martinoli Ponzoni, Silvia Tufano
    musiche originali Giacomo Bogani, Alice Casarosa, Irene Rametta
    scene Marco Buldrassi, Emidio Bosco
    allestimento Marco Bagnai
    regia Sara Morena Zanella
    foto di scena Simone Rocchi
    produzione Fondazione Teatro della Toscana
     

    Il sogno di Alice è uno spettacolo con sonno e risveglio, ideato per 18 bambini dai 6 ai 10 anni. Il progetto, liberamente tratto da Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, è nato dal desiderio di vivere un’esperienza in teatro che potesse modificare, arricchire e stravolgere l’abituale rapporto tra spettatore e spettacolo.

    Una produzione Fondazione Teatro della Toscana. 

    I bambini devono arrivare in teatro accompagnati dai genitori alle ore 21, ognuno deve avere con sé il pigiama, un peluche o un altro oggetto caro per addormentarsi e il cuscino; i genitori devono lasciare un recapito telefonico reperibile per tutta la notte e salutare i bambini, i quali vanno accompagnati in uno spazio organizzato per poter sistemare i propri oggetti personali e indossare il pigiama. Appena sono pronti una musica li accompagna nella stanza dei sogni, dove una figura dolce e protettiva li fa accomodare nei letti. Attraverso un piccolo rituale e alcuni riferimenti al mondo dei sogni si cerca di risvegliare la mente creativa e creare le condizioni migliori per attraversare insieme la notte. Con gli occhi chiusi, sotto le coperte, si ascolta la storia di Alice. Le sue parole si fanno sempre più presenti e lentamente diventano realtà. Come accade ad Alice nel paese delle meraviglie anche i bambini vengono rapiti dal Bianconiglio, e con la stessa vitale curiosità lo inseguono nel suo mondo. Questo viaggio dura circa 2 ore, dopodiché si ritorna nel proprio letto e mentre la storia prosegue, questa volta nella direzione del sonno, si scivola fino al cuore nella notte. Cullati dalle parole e dalle note di una ninnananna si abbandonano al sonno e ad altri nuovi possibili sogni.

    Alle 7 del mattino una musica lascia filtrare la luce del sole sotto le palpebre e una colazione è servita mentre i ricordi si intrecceranno alla realtà e i sogni restano sospesi tra il sonno e la veglia in un tempo indefinito, dove vicino a un albero insieme alla colazione si può condividere lo stupore e l’incanto di chi, forse, per una notte, ha vissuto in un sogno. Se uno sogna da solo è soltanto un sogno, ma se molti sognano insieme è l’inizio di una nuova realtà?

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