ARCHIVIO SPETTACOLI
Iris, P. Mascagni, Agiman-Hihara (2017)
Titolo: Iris
melodramma in tre atti di Luigi Illica
musica Pietro Mascagni
(edizione Casa Ricordi, Milano)
cast in fase di definizione
direttore Daniele Agiman
regia Iroki Hihara
scene Sumiko Masuda
Orchestra Filarmonica Pucciniana
Nuovo allestimento in coproduzione con Kansai Nikikai Opera Theater Osaka, Teatro Goldoni Livorno, Teatro del Giglio Lucca e Teatro di Pisa
Ambientata in un Giappone simbolico, quella narrata in Iris è una storia cupa e affascinante, soffocante e sensuale, piena di umori malati e immersa in un profumo di decadence. Una bambina viene rapita dal cinico Kyoto, tenutario di un bordello, e dal ricco e capriccioso Osaka, il quale è invaghito della piccina, l’adora, poi la maltratta e infine lascia che sia esposta nel quartiere a luci rosse di Tokyo dove lei, per la vergogna, si suicida gettandosi in una discarica e morendo si trasforma in un iris.
Rappresentata per la prima volta il 22 novembre del 1898 in quello stesso Teatro Costanzi di Roma in cui otto anni prima il genio di Mascagni si era clamorosamente rivelato con Cavalleria rusticana, Iris non solo rappresenta il primo titolo del melodramma italiano ambientato in Giappone, ma segna una nuova fase dell’itinerario creativo del musicista livornese che, forte dello sperimentalismo drammaturgico e delle aperture europee del librettista Luigi Illica, si immerge qui nella temperie decadente e simbolista. In Iris Mascagni dispiega al massimo, con grande originalità, la sua straordinaria attitudine nell’arte della strumentazione, in tutta la sua varietà di sfumature e di soluzioni, con una nitidezza già prettamente novecentesca.