ARCHIVIO SPETTACOLI

    La bisbetica domata, Shakespeare-Chiodi (2017)

    Titolo: La bisbetica domata

    di William Shakespeare
    adattamento e traduzione Angela Demattè
    regia Andrea Chiodi
    con (in ordine alfabetico) Angelo Di Genio, Ugo Fiore, Tindaro Granata, Igor Horvat, Christian La Rosa, Walter Rizzuto, Rocco Schira e Massimiliano Zampetti
    scene Matteo Patrucco
    costumi Ilaria Ariemme
    musiche originali Zeno Gabaglio
    disegno luci Marco Grisa
    movement coach Marta Ciappina
    sarta di scena Andrea Portioli
    assistente regia Margherita Saltamacchia

    produzione LuganoInScena
    in coproduzione con LAC Lugano Arte e Cultura, Teatro Carcano, Centro d’Arte Contemporanea di Milano

    Una commedia tutta da ridere, fatta di atrocità e strani rapporti, amore e interesse, finzione e travestimento. Un cast di primi attori: Tindaro Granata, Angelo Di Genio, Christian La Rosa, Igor Horvat e Massimiliano Zampetti insieme a tre giovani attori per dare vita a questa nuova produzione di LuganoInScena diretta da Andrea Chiodi.

    La bisbetica domata o addomesticata come si tradurrebbe alla lettera, è una delle prime commedie di Shakespeare, la più contorta forse, la più discussa. Una commedia che suo malgrado ci fa ridere perché piena di atrocità e di strani rapporti, dove l’amore non è solo amore ma interesse, dove la finzione è uno dei primi ingredienti già dopo due pagine di testo, insomma una sfida complessa che ci ha portato a scegliere il gioco Elisabettiano del travestimento, perché in fondo i rapporti sono così falsati, così poco naturali che solo una stranezza quasi animalesca poteva rendere bene l’idea di cuori ‘selvatici’, appunto da addomesticare.
    Ma siamo certi che sia solo il cuore di Caterina, la bisbetica, a dover essere domato? Non è forse la società con i suoi stereotipi a vedere nel diverso una stranezza da ricondurre alla normalità? Non è forse vero, come già sapevano bene gli antichi greci, che per salvarsi è necessario un passaggio dalla sofferenza? Non accade proprio questo a Caterina? E allora l’amore di Caterina per Petruccio non sarà forse un vero amore? Queste le domande che ci siamo posti, e mi è sembrato interessante poter analizzare tutto questo sottotesto presente all’interno di un perfetto ritmo da commedia come solo Shakespeare sa fare. (dalle note di regia)

    SGUARDAZZI/RECENSIONI