ARCHIVIO SPETTACOLI
La briscola in cinque, A. Savelli (2018)
Titolo: La briscola in cinque
di Angelo Savelli dal romanzo di Marco Malvaldi (ed. Sellerio)
regia di Andrea Bruno Savelli
con Sergio Forconi, Giovanna Brilli, Raul Bulgherini, Amerigo Fontani, Diego Conforti, Luca Corsi, Greta Cinotti, Elisa Vitiello, Lorenzo Socci, Andrea Bruno Savelli
Scene e costumi Michele Ricciarini
Light design Alessandro Ruggiero
Videoproiezioni Paolo Moretti
Produzione Teatrodante Carlo Monni
di Angelo Savelli dal romanzo di Marco Malvaldi (ed. Sellerio)
regia di Andrea Bruno Savelli
con Sergio Forconi, Giovanna Brilli, Raul Bulgherini, Amerigo Fontani, Diego Conforti, Luca Corsi, Greta Cinotti, Elisa Vitiello, Lorenzo Socci, Andrea Bruno Savelli
Scene e costumi Michele Ricciarini
Light design Alessandro Ruggiero
Videoproiezioni Paolo Moretti
Produzione Teatrodante Carlo Monni
Siamo in un paese della costa toscana. Da un cassonetto dell’immondizia sporge il cadavere di una ragazza, figlia viziata di buona famiglia e dalla condotta licenziosa. I sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, litigare e infine indagare il gruppo di irriverenti vecchietti del Bar Lume e il suo barista che si ritrova così a improvvisarsi svogliato investigatore. Nel disbrigare il giallo della sordida vicenda, l’autore ci racconta la vita di una provincia ricca, civile, dai modi spicci e dallo spirito iperbolico, che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico modellato dalla televisione. Scrittore per caso e chimico per passione, Marco Malvadi inaugura nel 2007 proprio con “La briscola in cinque” la fortunata serie dei suoi gialli ambientata nell’ormai mitico Bar Lume, luogo toscanissimo per personaggi, umori e sarcasmo. Dopo il grande successo editoriale, la saga dei vecchietti è diventata anche una serie televisiva, mentre questo spettacolo di Andrea Bruno Savelli, insieme al precedente “La carta più alta” (segnati dalla presenza di un fuoriclasse della tradizione comica toscana come Sergio Forconi) sono le uniche trasposizioni teatrali autorizzate.