ARCHIVIO SPETTACOLI

    La parrucca, N.Ginzburg-M.A.Monti (2019)

    Titolo: La parrucca

    dai racconti La parrucca e Paese di mare di Natalia Ginzburg

    con Maria Amelia Monti e Roberto Turchetta

    regia Antonio Zavatteri
    scene e luci Nicolas Bovey
    costumi e oggetti di scena Sandra Cardini
    musiche originali Massimiliano Gagliardi
    foto Marina Alessi
    produzione Nidodiragno – Sara Novarese

    La parrucca e Paese di mare sono due atti unici di Natalia Ginzburg che sembrano l’uno la prosecuzione dell’altro. Nel secondo una coppia girovaga e problematica prende possesso di uno squallido appartamento in affitto. Lui, Massimo, è un uomo perennemente insoddisfatto, passa da un lavoro all’altro ma vorrebbe fare l’artista. Lei, Betta, è una donna ingenua, irrisolta, che si deprime e si annoia facilmente, e tuttavia è genuina come solo i personaggi della Ginzburg sanno essere. A Betta la nuova casa non piace, come non le piace quel piccolo paese di mare. Ma Massimo, che ha la speranza di trovare un lavoro nell’industria di famiglia di un suo vecchio amico, la convince a restare. Tranne che l’amico si rivelerà pieno di problemi e non lo riceverà nemmeno. Così la coppia dovrà ripartire proprio nel momento in cui Betta si sarà affezionata al luogo e alla casa. 
    In La parrucca, ritroviamo Betta e Massimo in un piccolo albergo isolato, dove si sono rifugiati per un guasto all’automobile. Betta è a letto disperata e dolorante perché durante un litigio Massimo l’ha picchiata. Massimo, che ora è pittore ma dipinge quadri che la moglie detesta, si è chiuso in bagno a leggere. Dopo aver urlato al marito la sua rabbia e la sua frustrazione per un matrimonio che non funziona più, Betta telefona alla madre e le rivela di essere incinta di un politico con cui ha una relazione clandestina.

    Comico, drammatico, vero, scritto con l’ironia e la leggerezza che rendono la Ginzburg unica nel panorama della narrativa e della drammaturgia italiana, La parrucca conferma Maria Amelia Monti come straordinaria interprete ginzbughiana, l’attrice più adatta oggi a far rivivere quel personaggio femminile che tanto aveva di Natalia stessa.

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