ARCHIVIO SPETTACOLI

    La peggiore, Assirelli-Cetrangolo-Testa (2014)

    Titolo: La peggiore - Storia semiseria sui bisogni dell’adolescenza, a tempo di pioggia e musica

    di Sofia Assirelli, Mirko Cetrangolo, Cristiano Testa
    coordinamento drammaturgico Donatella Diamanti
    con  Valentina Grigò e Linda Caridi/Sena Lippi
    regia Fabrizio Cassanelli
    scene Fabrizio Cassanelli
    realizzazione scene Luigi Di Giorno e Alberto Giorgetti
    disegno luci Maurizio Coroni
    opere pittoriche Andrea Forlenza e Daria Palotti
    costumi Rosanna Monti
    tecnico di scena Marco Bagnai
    registrazioni musicali Jambona Lab

    Sena ha 16 anni.

    Valentina uno in più.

    Sena vive in una bella casa con la sua famiglia.

    Valentina vive in una casa famiglia.

    Da Sena tutti si aspettano solo e sempre qualcosa di buono.

    Da Valentina nessuno si aspetta niente invece perché Valentina è “un ammasso unico di cattiveria” ed è meglio starne alla larga. è il direttore della casa famiglia che l’ha detto. Le ha detto che di tutte quelle che sono passate da lì, lei è senza dubbio la peggiore.

    Un bel giorno, un giorno che piove come Dio la manda, Sena e Valentina prendono i loro zaini e se ne vanno; una non sa dove, l’altra lo sa fin troppo bene.

    E va a finire che si incontrano.

    La Peggiore è la storia di un incontro casuale eppure importantissimo fra due adolescenti: una etichettata come difficile, l’altra in difficoltà senza che nessuno se ne accorga.

    Unite dalle diverse fragilità che hanno nello stare al mondo, finiscono per scegliersi e insieme intraprendere un viaggio che le cambierà profondamente. Un viaggio fatto di emozioni, di parole non dette e di altre dette troppo forte, con l’irruenza e la sincerità concessa solo alla vera amicizia.

    Spunto per La Peggiore è un libro bellissimo e spietato: La feroce gioventù, di Cesare Fiumi dedicato alla violenza giovanile. Ma se Fiumi affida un barlume di speranza solo alle ultime righe dell’epilogo, La Peggiore è da quelle righe che parte per un’inversione di rotta, fino a mettere in scena un paradosso, quello di una pistola che diventa occasione per una vita nuova.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI