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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    Le cose dietro il sole, M. Ciucci (2015)

    Titolo: Le cose dietro il sole

    liberamente ispirato dal “Complesso di telemaco” di Massimo Recalcati

    di e con Matteo Ciucci

    musiche originali eseguite dal vivo da Sebastiano Rossi

    regia sonora Alberto Gatti

    Live elettronics Andrea Perini

    Disegno luci  Mina Bahiraee

    Otto capitoli recitati con accompagnamento musicale, due canzoni e cinque audio /interviste del partigiano Giorgio Mori,

    si mescoleranno assieme per raccontare la storia di un giovane che torna a scavare nel suo passato per ritrovare una parola forte capace di gettare un occhio lucido sul presente. In questo viaggio sarà accompagnato dalla testimonianza vivente di un vecchio partigiano e da tutti quei grandi nomi che hanno segnato la sua vita: Pasolini, Camus, Deleuze, Weill, Gramsci, Rimbaud.  A ricordare che ognuno di noi porta con sé delle tracce.

    Questo spettacolo è nato nel 2013 dall’incontro di Matteo Ciucci, attore e danzatore, e Sebastiano Rossi, musicista. Da principio era uno studio sulle connessioni che intercorrono fra suoni strumentali e parole. Quasi un esperimento, per vedere in che modo e come dei testi poetici potessero essere amplificati dal ronzio elettro-acustico. Date le buone risposte di pubblico ma stanchi di lavorare su dei frammenti poetici abbiamo deciso di raccontare una storia. In quel periodo era appena uscito un libro che ci aveva colpiti molto “Il complesso di Telemaco” di Massimo Recalcati. Ci siamo detti:  usiamo quel libro. Essendo un testo psicoanalitico e sociologico, mi sono messo a riscriverlo, e ne è venuto fuori “Le cose dietro il sole”. Il libro come lo spettacolo, sono una metafora di quel lungo viaggio che ha intrapreso Telemaco alla ricerca del padre Odisseo. Nel caso dello spettacolo la storia comincia dal ritrovamento di un vecchio libro di memorie partigiane scritte dal bisnonno del protagonista, che guiderà  il giovane alla ricerca delle parole di chi ha combattuto a fianco di suo bisnonno. Da qui le risposte di un partigiano ritrovato e i pensieri del giovane porteranno avanti un discorso su quel passato di cui tutti siamo fatti, per cercar di gettare un occhio lucido sul presente.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI