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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    Le gemelle Mejerchold, Schinaia (2018)

    Titolo: Le gemelle Mejerchold

    Con Francesca Airaudo e Giorgia Penzo
    Musica dal vivo di Tiziano Paganelli
    Costumi Paul Mochrie
    Grazie a Barbara Martinini e Nevio Cavina
    Drammaturgia e Regia di Davide Schinaia
    Produzione Città Teatro 2012- Con il contributo di Provincia di Rimini e Regione Emilia-Romagna

    Abilità e talento comico ne hanno da vendere, se non fosse che litigano per qualsiasi cosa: Olga e Manolita, in arte le Gemelle Mejerchold, cominciarono a cantare insieme per puro caso, dovendo sostituire un numero mancante in un celebre varietà… o forse sono due scaltre artiste che fanno della lotta perpetua sul contendersi la scena la fonte del sodalizio? Separate alla nascita? Abili guitte? Mah… L’una è alta, cubica, baritonale, stordita, obliqua; l’altra è bassa, precisa, metodica, sopranile, puntuta. Un perfetto duo clownesco! Ogni diva ha i suoi capricci, ma con due di questo calibro i problemi non raddoppiano: si moltiplicano al quadro, e questo gli impresari non sempre sono disposti a sopportarlo. Anche se non è poco avere al loro fianco il più celebre polistrumentista del continente, la carriera delle Mejerchold, già in declino, procede sul filo del rasoio fra promesse di tournée mondiali e clamorosi annullamenti. Di fronte ai quali non resta che abbandonarsi alla nostalgia di tempi migliori, quando i più celebri teatri del mondo le accolsero, con pubblici in delirio di fronte alle loro acrobazie – non solo – canore. Con una sola certezza: se c’è qualcosa che potrà fare andare storto un numero, sicuramente accadrà!

    Le Gemelle Mejerchold (al secolo Francesca Airaudo e Giorgia Penzo) sono due poliedriche artiste che esprimono il canto e la pantomima come abilità peculiari, recuperando quella dimensione surreale e infantile che vive ancora fra teatro e circo; due donne che impastano comicità e musica senza rinunciare a una femminilità un po’ “sciantosa”, che parte dal vaudeville, dal varietà e della rivista per approdare all’arte del clown.

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