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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    Le mille e una notte, Teatro Del Carretto (2014)

    Titolo: Le mille e una notte
    Regia: Maria Grazia Cipriani

    drammaturgia Maria Grazia Cipriani
    scene e costumi Graziano Gregori
    suono Luca Contini
    luci Fabio Giommarelli
    con Elsa Bossi, Nicolò Belliti, Giacomo Vezzani
    produzione Teatro del Carretto

    Note di regia: In quella che è una delle più straordinarie raccolte di storie di tutta la letteratura, il sultano Shahriyar, per vendicarsi dell’infedeltà della prima moglie, uccide sistematicamente le spose al termine della prima notte di nozze.
    Shahrazad, figlia del Visir, decide di porre fine alla strage. Si offre così come sposa al sultano, e riesce a scampare alla morte e a salvare la vita di chissà quante altre donne, grazie alla sua intelligenza ed al suo fascino: racconta una serie interminabile di storie incastonate l’una nell’altra in un sapientissimo gioco di scatole cinesi...Per mille e una notte il crudele sultano ascolta rapito...e, al termine della narrazione, le rende salva la vita e rinuncia alla sua legge disumana.”
    La narrazione de Le mille e una notte risale ad un millennio fa e pur il suo tema appare più attuale e moderno che mai: in boscaglie intricate, o nel bagagliaio di un’automobile, o in un sinistro vigilare di porte segrete e serrature che custodiscono scempi e orrori, tale disumana efferatezza permane e rischia di crescere ovunque.
    La nostra protagonista vive nell’oggi. Il tema de Le Mille e una notte è solo il pretesto, il filo conduttore, la cornice che si fa elemento di raccordo tra visioni e frammenti di racconti felici o tragici tratti dalla mitologia, dalla fiaba, dalla letteratura e dalla drammaturgia...fino a quelli tratti dalla cronaca dei nostri giorni: un universo onirico e visionario che il teatro può offrire e che poi ci viene incontro ogni giorno dai titoli dei giornali.
    La struttura dello spettacolo è quella di un labirinto in cui si passa attraverso una storia e ci si ritrova in altre storie, incatenate l’una all’altra come anelli di una catena in un espediente narrativo che è del “teatro nel teatro” ed è presentato a volte in forma continua, a volte rapsodica, costellato di poesie e canti, a costituire un unico arazzo chevuole essere un fiducioso canto alla vita.

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