ARCHIVIO SPETTACOLI

    Morte di Danton, M. Martone (2017)

    Titolo: Morte di Danton

    di Georg Büchner
    traduzione Anita Raja
    regia e scene Mario Martone
    con Giuseppe Battiston, Fausto Cabra, Giovanni Calcagno, Roberto De Francesco, Iaia Forte, Paolo Graziosi, Paolo Pierobon
    costumi Ursula Patzak
    luci Pasquale Mari
    suono Hubert Westkemper
    registi collaboratori Alfonso Santagata e Paola Rota
    scenografo collaboratore Gianni Murru
    si ringrazia per la collaborazione Bruno De Franceschi
    produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
    foto di scena Mario Spada

    Scoperti della condizione umana, così come sarà rivelata e rappresentata un secolo dopo, nel Novecento, con quella stessa incandescenza, la stessa disillusione, lo stesso urlo soffocato. Per Büchner, come per Leopardi (La Ginestra è di un anno dopo), la Storia non è che una macchina celibe, anche se le ragioni per scatenare la rivoluzione sono sempre tutte vive e presenti. Quello che commuove, in Morte di Danton, è la fragilità: sembra un paradosso, trattandosi di vicende che raccontano i protagonisti di un tempo in cui si è sprigionata una forza di cui ancora oggi sentiamo la spinta. Eppure nessuno di quegli uomini ha potuto sottrarsi, oltre che alla ghigliottina, alla verifica della propria impossibilità di invertire la rotta assegnata (da Dio? dalla Natura? dal nulla?) agli esseri umani, nonché di porre rimedio all’ingiustizia che da sempre regna sovrana.

    Mario Martone

    SGUARDAZZI/RECENSIONI