ARCHIVIO SPETTACOLI

    Nel regno profondo. Perché sei qui? (Societas, 2018)

    Titolo: Il regno profondo. Perché sei qui?

    lettura drammatica

    scritto da Claudia Castellucci
    regia vocale Chiara Guidi
    interpretato da Claudia Castellucci, Chiara Guidi

    musiche Scott Gibbons, Giuseppe Ielasi

    fonica Andrea Scardovi
    tecnica Francesca Di Serio, Eugenio Resta, Andrea Scardovi

    organizzazione Elena De Pascale
    produzione Societas

    foto Luca Ghedini

    Perché sei qui?” è la prima di molte domande che due ‘luogotenenti’ arroccate su un podio si scambiano. Sono domande elementari, di discorsi ancora più poveri, ma se vi si badasse, come è qui il caso, si aprirebbero crepacci sulla superficie sicura della loro quotidianità. L’abitudine delle cose quotidiane entra all’improvviso nel turbine del dubbio radicale, e la logica stringente cui le due figure si sottopongono è captata da un’ironia che pretende onestà.
    Le due figure sono ‘luogotenenti’ perché presidiano un luogo su cui sono arroccate, simbolo di fermezza circa il compito di difendere la logica del loro ragionare. L’unico motore, su cui tutto ruota, è la generazione continua di domande insaziate da provvisorie risposte, comprese quelle fornite dalla religione, che pure è la scienza del definitivo. Il carattere scettico e vedovile del dialogo rifluisce in un mare comico che lascia perplessi.
    La forma di teatro scelta per questo spettacolo recupera il dialogo didascalico classico, per la rappresentazione di un mondo privo di peso, dove ‘non succede niente’, come si suol dire. La metrica delle frasi serve a conferire velocità crescente alle domande, e la ricerca idiomatica para-dialettale inventata da Chiara Guidi fa abitare in ambienti domestici e ‘bassi’ la loro risonanza. Le asprezze vernacolari tingono di sangue le vette glaciali di un ragionamento sofisticato che ridiventa primitivo e sfacciato.
    Perché sei qui? è la terza parte del ciclo Il regno profondo di Claudia Castellucci, dopo La vita delle vite Dialogo degli schiavi.

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