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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    Piccole emozioni, Cassanelli-Emdin-Franco (2015)

    Titolo: Piccole emozioni giocando con l'amico immaginario

    di Fabrizio Cassanelli, Annick Emdin, Simona Franco
    coordinamento drammaturgico Donatella Diamanti
    con Valentina Grigò e Costantino Buttitta
    regia Fabrizio Cassanelli
    collaborazione didattica alla visione Ivana Conte – Casa dello Spettatore
    coreografie e cura del movimento Annalisa Cima
    scene e costumi Margherita Citran
    musiche originali Raffaele Natale
    staff tecnico Massimiliano Calvetti,  Nicolò Ghio
    realizzazione scene Luigi Di Giorno

    Al progetto hanno portato il loro vitale contributo i bambini, le bambine e le insegnanti delle scuole dell’infanzia “Il Girotondo e Gianburrasca “ del Comune di Cascina (Pi).
    Ulteriori approfondimenti didattico-pedagogici saranno realizzati successivamente  a corredo dello spettacolo.

    In scena due personaggi, un maschio e una femmina. Vera e Costantino, il suo amico immaginario che, se lei vuole, può essere visto anche dal paese dei bambini e delle bambine che guardano seduti.
    Vera   è   una   spiegatutto     e   Costantino   un   imparatutto.   Insieme   giocano   e   giocando   si   pongono domande   sulle   cose   del   mondo.   Si   stupiscono,   si   arrabbiano,   si   spaventano,   si   ribellano,   si proteggono, si prendono in giro, litigano, scappano e ritornano. Per capire e farsi capire. Insomma giocano a esistere, per crescere. E lo fanno in due, perché in due è meglio.
    Vera e Costantino cercano un contatto affettivo tra loro e con tutto ciò che li circonda per poi comunicarlo ai bambini e alle bambine attraverso uno “spartito” di piccole emozioni, fatto di una lingua giocosa, ritmica, poetica e spesso comica che a poco a poco si trasforma in un vocabolario che si forma e scaturisce dal vissuto emozionale dei due personaggi.
    In Piccole Emozioni Vera e Costantino esistono come figure che scoprono l’alchimia del possibile incontro tra due opposti, di quell’essere diversi che non separa ma anzi esalta le reciproche identità.
    La vicenda è incorniciata in una scena kandiskiana, ricca di forme, metafore, tessiture musicali e ritmiche, giochi spaziali e gestuali delicati. Una esplorazione nella percezione dell’infanzia e sulle risonanze emotive che l’arte origina nella sensibilità dei piccoli spettatori all’interno del dinamismo circolare fra verità e finzione che sta  alla base  del  gioco teatrale e dei suoi 100 linguaggi.
    Piccole   Emozioni   si   configura   anche   come   una   sorta   di   sommario     ad   alta   densità   educativa, progettato e realizzato  per generare nei bambini, nelle bambine e in chi li educa l’interesse per il
    valore cognitivo e creativo del creare un compagno immaginario con cui giocare. Un doppio da sé ( in parte uguale e in parte diverso) che spinge i bambini e le bambine ad essere soggetti attivi, dinamici,   pronti   ad   apprendere   conoscenze   con   grandi     capacità   di   ascolto,   azione   e   di ragionamento.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI