primo souvenir, S. Lombardo (2015)

Titolo: primo souvenir

ideazione, coreografia e regia Salvo Lombardo
con Lucia Cammalleri, Daria Greco e Salvo Lombardo
sovrapposizioni sonore Salvo Lombardo su musica di Luc Ferrari
disegno del suono Fabrizio Alviti
realizzato con il sostegno di Anghiari Dance Hub, Verdecoprente_Paesaggi della Scena
Contemporanea, Teatro Studio Krypton
in collaborazione con Centro di Palmetta_Terni e [Non] Museo_Cesena

Primo souvenir è il primo studio scenico del più ampio progetto Casual bystanders che si è sviluppato come ciclo di azioni performative in luoghi pubblici. L’azione, in questo caso, si fonda sulla riconfigurazione coreografica di un corpus di gesti “non straordinari” ricavati dai frammenti cinetici, motori, gestuali, verbali dedotti da Salvo Lombardo dalla relazione con i passanti occasionali in spazi pubblici tra il 2014 e il 2015 e trascritti in un archivio cartaceo composto da una serie di taccuini numerati progressivamente.

I contesti in cui hanno avuto luogo questa serie di azioni preliminari e di raccolta sono stati i più disparati: piazze, strade, esercizi commerciali, biblioteca, musei, spazi espositivi, stadio, stazioni ferroviarie e metropolitane. Parallelamente si è accumulato anche un archivio sonoro ricavato da registrazioni ambientali e campionature sia in ambienti urbani che naturali. Questi frammenti vengono adesso ricomposti e sovrapposti a parti del brano Petite symphonie intuitive pour un paysage de printemps del compositore Luc Ferrari che nel 1973-74 crea questo componimento a partire da “suoni fissati” durante una scalata sull’altopiano Causse Méjean.

Così come nella musica concreta l’accento è posto su una “realtà sonora” che preesiste, e non su una notazione astratta, in una vicinanza di presupposti, Primo souvenir, da un

punto di vista anche drammaturgico, tenta una trascrizione di esperienze sensibili; un atto retrospettivo tra le rovine del movimento e del suono nel sedimento di qualcosa che è già-stato per esperire un corpo-presente.