ARCHIVIO SPETTACOLI

    Salomè, L.De Fusco (2019)

    Titolo: Salomè

    di Oscar Wilde
    traduzione Gianni Garrera
    con Eros Pagni, Gaia Aprea, Anita Bartolucci
    e con Alessandro Balletta, Silvia Biancalana, Paolo Cresta, Gianluca Musiu, Alessandra Pacifico Griffini, Giacinto Palmarini, Carlo Sciaccaluga, Francesco Scolaro, Paolo Serra, Enzo Turrin
    scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
    disegno luci Gigi Saccomandi
    musiche Ran Bagno
    coreografie e aiuto regia Alessandra Panzavolta
    installazioni video Alessandro Papa
    assistente alla regia Lucia Rocco
    assistente alle scene Francesca Tunno
    assistente ai costumi Sandra Banco
    direttore di scena Teresa Cibelli
    adattamento e regia Luca De Fusco
    produzione Teatro Stabile di Napoli, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro Stabile di Verona
    foto di scena Fabio Donato

    Salomè è un grande archetipo, un simbolo eterno di amore e morte. I registri del capolavoro di Oscar Wilde oscillano tra il drammatico, l’ironico, l’erotico, il grottesco. Luca De Fusco dirige Eros Pagni (Erode), Gaia Aprea (Salomè), Anita Bartolucci (Erodiade) in una Salomè inafferrabile, un enigma, che lo fa solo in apparenza somigliare a una tragedia greca, mentre in realtà ci troviamo di fronte a un’opera straordinaria, unica nel genere. Uno spettacolo che contamina teatro, danza, musica, cinema: quella forma “spuria” che il regista predilige da molto tempo.

    Note di regia
    Credo che l’amore/odio di Salomé per Giovanni sia figlio di quel desiderio mimetico su cui il grande antropologo René Girard ha scritto pagine memorabili. In sostanza, a mio avviso, Salomé ama talmente il profeta da volersi trasformare in lui stesso. Non può e non vuole uscire da una dimensione narcisistica dell’amore e quindi si specchia nel profeta. Questa intuizione, spero felice, porta a un finale sorprendente che preferisco non rivelare.
    Luca De Fusco

    SGUARDAZZI/RECENSIONI