ARCHIVIO SPETTACOLI

    Sapevo esattamente cosa fosse l’amore prima d’innamorarmi (Macelleria Ettore, 2015)

    Titolo: Sapevo esattamente cosa fosse l'amore prima d'innamorarmi
    Regia: Carmen Giordano

    con Claudia de Candia, Stefano Pietro Detassis, 
Maura Pettorruso e Angelo Romagnoli
    musiche originali dal vivo Renzo Rubino
    testo e regia Carmen Giordano

    una produzione TrentoSpettacoli
    in coproduzione con Centro Servizi Culturali Santa Chiara, ARMUNIA Festival Costa degli Etruschi
    e con il sostegno di La Corte Ospitale, L’Arboreto Teatro Dimora Mondaino, Teatro Argot Studio Roma

    Quattro attori, accompagnati dalla voce e dalla musica di Renzo Rubino, danno vita a una giostra emotiva, un turbine d’incontri mancati, parole non dette, attimi rubati al tempo che fugge e dissertazioni scientifiche sull’amore. Čechov guida i nostri passi alla scoperta del nostro stesso sentire. L’amore ci rende più vicini alla vita, stravolge i nostri pensieri, le nostre abitudini, ci rende capaci di gesti straordinari e incapaci delle azioni più semplici. L’amore accade e finisce senza preavviso. È il mistero sotteso ai rapporti consumati dal tempo. Com’è possibile che ci siamo amati? E cosa resta quando l’amore finisce? Ci accadrà di amare ancora?  Nella folla di uomini e donne che vediamo apparire sul palco, riconosciamo noi stessi, il nostro incedere tentoni nella vita e nei rapporti, col cuore gonfio di speranza e terrore. Le parole ci mancano, la testa gira, il ricordo aggredisce il presente e ci assale la voglia di vivere. Cerchiamo di restituire la verità nuda e cruda, fotografica di Čechov: vedere gli uomini nella loro realtà e rappresentarli in termini artistici di essenzialità. In questa prodigiosa galleria di ritratti, sempre diversi l’uno dall’altro, sta l’arte cechoviana di raccontare i personaggi e la loro vita: nessun uomo è uguale a un altro.
    Sapevo esattamente cosa fosse l’amore prima d’innamorarmi è il terzo studio della compagnia Macelleria Ettore sui Racconti di Anton Čechov. Dopo Nostalgia del presente (giugno 2014), in cui abbiamo indagato i rapporti umani, e Malattia della vita (ottobre 2014), dove abbiamo affrontato il confine tra sanità e malattia, leggiamo i Racconti seguendo il filo rosso dell’amore.
    SGUARDAZZI/RECENSIONI