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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    Sei, Scimone Sframeli (2018)

    Titolo: Sei

    di Spiro Scimone
    (adattamento dei Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello)
    con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale, Giulia Weber, Bruno Ricci, Francesco Natoli,
    Mariasilvia Greco, Michelangelo Zanghì, Miriam Russo, Zoe Pernici
    regia Francesco Sframeli
    scena Lino Fiorito
    costumi Sandra Cardini
    disegno luci Beatrice Ficalbi
    musiche Roberto Pelosi

    L’adattamento dal titolo “Sei”, tratto dall’opera teatrale “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello nasce dal bisogno di mettere insieme il nostro linguaggio teatrale con la lingua del grande maestro.

    Durante il lavoro di elaborazione, abbiamo ridotto il numero dei personaggi, eliminato o aggiunto scene e dialoghi, sostituito qualche termine linguistico, ma senza stravolgere la struttura drammaturgica dell’opera originale.
    Siamo in un teatro, una Compagnia formata da due attori, due attrici e il capocomico, sta per iniziare la prova di uno spettacolo teatrale che, forse, non debutterà mai.

    Prima dell’inizio della prova, improvvisamente, un corto circuito, lascia al buio tutto il teatro. Per riaccendere la luce, uno degli attori va alla ricerca del tecnico, andato via dal teatro poco prima dell’inizio della prova. Ma il tecnico è introvabile e la luce arriverà solo con l’apparizione, in carne ed ossa, dei Sei Personaggi, rifiutati e abbandonati dall’autore che li ha creati. Sono proprio Il Padre, La Madre, La Figliastra, Il Figlio, Il Giovinetto e La Bambina che illuminano il teatro, con la speranza di poter vivere sulla scena il loro “dramma doloroso”.

    I componenti della compagnia, sconvolti da questa improvvisa apparizione, pensano che i “Sei” siano solo degli intrusi o dei pazzi e fanno di tutto per cacciarli via dal teatro. Ma, quando il Padre, inizia il racconto del “dramma doloroso” che continua a provocare sofferenze, tensioni e conflitti familiari, l’attenzione e l’interesse da parte degli attori e del Capocomico, verso i personaggi cresce sempre di più e l’idea di farli vivere sulla scena diventa sempre più concreta e necessaria […].

    SGUARDAZZI/RECENSIONI