ARCHIVIO SPETTACOLI

    Thanks for Vaselina (Carrozzeria Orfeo, 2013)

    Titolo: Thanks for Vaselina
    Regia: Alessandro Tedeschi Gabriele Di Luca Massimiliano Setti

    drammaturgia Gabriele Di Luca
    regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
    interpreti
    Gabriele Di Luca  (Fil), Massimiliano Setti (Charlie), Beatrice Schiros (Lucia), Francesca Turrini (Wanda)
    e Ciro Masella al posto di Alessandro Tedeschi (Annalisa)
    musiche originali Massimiliano Setti
    luci Diego Sacchi
    costumi e scene Nicole Marsano e Giovanna Ferrara
    disegni e locandina Giacomo Trivellini
    organizzazione Luisa Supino
    ufficio stampa leStaffette
    coprodotto da Carrozzeria Orfeo e Fondazione Pontedera Teatro
    in collaborazione con La Corte Ospitale, Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria

    Tournée:

    http://www.carrozzeriaorfeo.it/wordpress/calendario/

    Note di regia: Gli Stati Uniti d’America, con il sostegno dei paesi alleati, hanno deciso di bombardare il Messico, distruggendo tutte le piantagioni di droga e classificando le numerose vittime come “effetti collaterali”, con il pretesto di “esportare” la propria democrazia.
    Fil, cinico-disilluso, e Charlie, determinato animalista e difensore dei diritti civili, entrambi trentenni e con un futuro incerto, coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di Marijuana e, con due opposte motivazioni, decidono di tentare il colpo della propria vita: invertire il normale andamento del mercato della Marijuana esportandola dall’Italia al Messico. Ai due spacciatori si aggiungeranno Wanda, una trentenne obesa, insicura e membra di un fallimentare corso di autostima, e Lucia, madre di Fil, una cinquantenne frustrata appena uscita da una clinica per disintossicarsi dal vizio che la perseguita. Tutto si complica, però, quando dopo quindici anni di assenza, torna a casa il padre di Fil ed ex marito di Lucia, svelando a tutti il suo pericoloso segreto.

    “Thanks for Vaselina” è la storia di esseri umani sconfitti e abbattuti. È un’”inculata” morbida, è una violenza non esplicita. Un ringraziamento quindi da parte nostra, non privo di una certa ironia, a chi si prende il disturbo di non farci troppo male. Un ringraziamento a tutto ciò che fa leva sul nostro dolore, sulle nostre speranze, sulla solitudine e il nostro bisogno d’amore per ricavarne qualcosa.

    …e come disse il buon Dio scaccolandosi nella sua Jacuzzi:
    mi sa che ho creato molti amanti, ma non altrettanto amore…

    SGUARDAZZI/RECENSIONI