ARCHIVIO SPETTACOLI
The night writer, Fabre-Musella (2018)
Titolo: The night writer
testo, scene e regia Jan Fabre
con Lino Musella
musica Stef Kamil Carlens
drammaturgia Miet Martens, Sigrid Bousset
traduzione Franco Paris
direzione tecnica Geert Van der Auwera
direzione di produzione Gaia Margherita Silvestrini
produzione Troubleyn/Jan Fabre e Aldo Grompone
in coproduzione con FOG Triennale Milano Performing Arts, LuganoInscena-LAC, Teatro Metastasio di Prato, TPE – Teatro Piemonte Europa, Marche Teatro, Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale
produzione esecutiva e distribuzione Aldo Miguel Grompone
Lo spettacolo è un’autobiografia del pensiero dell’artista Jan Fabre, cui l’attore Lino Musella dà corpo e voce. Un flusso di riflessioni, pensieri sull’arte e sul teatro, sul senso della vita, sulla famiglia, sull’amore e sul sesso, dai vent’anni del giovane ambizioso, autoironico, sempre fortemente determinato Jan Fabre, sino alla maturità dell’artista noto oggi in tutto il mondo.
Il testo comprende diverse pagine dei diari personali di Fabre, raccolti nei due volumi del Giornale Notturno, pubblicati in Italia da Cronopio; e brani tratti da: La reincarnazione di Dio, L’angelo della morte, Io sono un errore, L’imperatore della perdita, Il Re del plagio, Corpo, servo delle mie brame, dimmi…, Io sono sangue, La storia delle lacrime, Drugs kept me alive.
“La lettura del diario ci introduce alle molteplici, contraddittore e intriganti sfaccettature di Jan Fabre, che si rivela di volta in volta visionario, disarmante e scaltro, pungente e commovente, provocatorio ed esitante, sovversivo e orgoglioso della propria tradizione figurativa fiamminga. (…) Emerge poi un’evidente e significativa discrepanza tra la vita del giorno, ricca comunque di impressioni, sensazioni, lavoro, performance, mostre, progetti e quella – se possibile ancora più intensa – della notte, intima, lacerante, sconvolgente, colma di furia creativa, ora meditativa, ora ‘sanguigna’. L’affermazione di una curiosità senza limiti e di un’inesauribile energia ruotano già in queste pagine intorno al ruolo del corpo, un corpo che è nel contempo spirituale e materiale, culturale e viscerale, sede del pensiero ma anche di sangue, urina, sperma, nucleo dell’eterno flusso di nascita-morte-rinascita. (…) Un ritratto al rosso profondo e coinvolgente”. Franco Paris