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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    Uno, nessuno e centomila… Pirandello; Savelli (2010)

    Titolo: Uno, nessuno e centomila... Pirandello

    con Andrea Bruno Savelli, Francesco Franzosi, Nicola Pecci, Marzia Risaliti
    conferenza/spettacolo di Angelo Savelli 
    produzione Pupi e Fresedde/Teatro di Rifredi

    Angelo Savelli dirige Andrea Bruno Savelli, Francesco Franzosi, Nicola Pecci e Marzia Risaliti nella conferenza/spettacolo Uno, nessuno e centomila… Pirandello. Si affronta la teoria dell’umorismo di Luigi Pirandello – elaborata in un suo celebre saggio e incarnata in quasi tutte le sue opere – inserendola nel più generale contesto culturale europeo dell’inizio del nostro secolo, nel quale l’umorismo diventa un grimaldello per leggere una realtà completamente rivoluzionata nelle sue fondamenta.
    Una produzione Pupi e Fresedde/Teatro di Rifredi.

    Dopo Darwin, Freud, Marx, Einstein tutte le certezze diventano relative. L’individuo entra in crisi nel suo rapporto con la realtà oggettiva e con i valori che tradizionalmente avevano garantito la sua unità e integrità psicologica, trasformandosi da eroe romantico in individuo problematico. Nella letteratura Kafka, Proust, Beckett, Joyce testimoniano questa frantumazione non solo della personalità interiore ma anche del tempo, dello spazio e del senso.

    L’umorismo che, come il cubismo, inserisce schizofrenicamente più punti di vista contemporanei sullo stesso oggetto, sembra allora diventare uno dei pochi modi possibili per raccontare l’uomo contemporaneo: “l’uomo senza qualità”, “il borghese piccolo piccolo”, “l’idiota”, “lo straniero”, il cinico brillante che si barcamena pateticamente tra vita e pensiero.

    Dopo un sintetico, ma esaustivo e illuminante exursus biografico e artistico, la conferenza/spettacolo, utilizzando lo strumento tipicamente pirandelliano del metateatro, mette in scena una sintesi dell’ultimo grande romanzo di Pirandello del 1926: Uno, nessuno e centomila, la comica tragedia di un uomo qualunque che una mattina guardandosi allo specchio scopre di avere il naso storto e finisce al manicomio. Nel percorso verso questa rappresentazione s’inseriscono organicamente, e in maniera piana e piacevole, le riflessioni sull’umorismo, brani di novelle e spettacoli pirandelliani (La patente), spezzoni di futurismo e varietà, citazioni di autori contemporanei e personaggi vari in cerca d’autore.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI