ARCHIVIO SPETTACOLI

    Volkswagen Traumer, Astorri-Tintinelli (2015)

    Titolo: Volkswagen Traumer

    Compagnia Astorri-Tintinelli

    Il nostro pulmino volkswagen azzurro e bianco è in viaggio. Si muove da nord a sud per incontrare le persone. Fa sosta nelle piazze, nei mercati, davanti ai teatri.
    Il pulmino dei sognatori occupa uno spazio, è colorato, ha un piccolo palco e qualche cartello .

    La gente è invitata a salire e a lasciare la propria voce, registrata su vecchie cassette magnetiche, i propri sogni.
    Non solo i sogni che si fanno la notte, anche quelli sono graditi, ma soprattutto sogni di ribellione, utopie, evasioni,  per avere un altro sguardo su questo paese di ARROSTITI.
    L’ ARROSTITO nel nostro immaginario è una persona che cuoce lentamente su una graticola,

    talmente abituato a sopportare tutto che non sente nemmeno più la puzza del proprio arrostimento.
    In fondo basta guardarsi intorno e tutto sembra arrostirci, la bellezza si ritrae dai luoghi e dalle menti.

    Le persone entrano una alla volta, sole, dentro il pulmino e ci lasciano registrate le loro voci, le loro testimonianze, le loro folli visioni non stritolate dal quotidiano.

    O più semplicemente a volte sono solo sfoghi ma anche questi sono liberatori.
    Le voci registrate girano, vanno in altri posti e vengono rimandate da altoparlanti, le voci si incontrano, si contaminano, si mescolano.
    Ad accogliere gli avventori ci sono due personaggi Fefè e Fofò, due clown pasoliniani che, dopo aver invitato le persone a lasciare i propri sogni, animano, sulle note di un vecchio giradischi il  loro teatro da baraccone.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI